Le guerre, anche se nate per ragioni diverse, sono tutte uguali! Tutte apportatrici di morte e distruzione, di barbarie e di violenza, di sofferenza e dolore. Non ci sono vinti o vincitori, una guerra lascia dietro di sé solo una scia infinita di sangue e alla fine siamo tutti irrimediabilmente sconfitti! La Storia ci insegna una grande lezione, la lezione del conoscere il passato per capire il presente e saper progettare un futuro migliore. Abbiamo il dovere, tutti quanti, di volgerci indietro, di imparare dai nostri errori perché dalla memoria del male può nascere il progetto del bene. “L’umanità deve porre fine alla guerra o la guerra porrà fine all’umanità” diceva John Fitzgerald Kennedy e il sindaco santo, Giorgio La Pira, indiscusso profeta di pace, era solito affermare: “Non ho paura delle parole dei violenti, ma del silenzio degli onesti”. Facciamo nostre le parole di questi grandi uomini e bandiamo dai nostri cuori l’indifferenza di cui ieri si è nutrita la tragedia della Shoah e che oggi fa del nostro Mediterraneo un immenso sepolcro e dell’Ucraina un nuovo terribile e inaccettabile teatro di guerra, dove il diritto di autodeterminazione di un popolo è stato ingiustamente violato.