Rosanna Montarulo – Credo che il Papa non abbia trovato parole più giuste, più adatte a descrivere il mondo di oggi con le coperte e il termometro, con i fazzoletti e le ciabatte accanto. Ci siamo resi conto di avere tutti il bisogno di prendere per la mano l’altro e solo quando non possiamo, capiamo l’ importanza di anche solo sfiorare le dita. Adesso,come il papa,affermiamo che sentiamo nell’ aria un vuoto,un vuoto che indica la mancanza di abbracci, di risate, di sorrisi. Siamo tutti sulla stessa barca,come Noè con la sua arca. Ormai non abbiamo più la mania di essere perfetti e quel trucco di cui non eravamo capaci di sbarazzarci si è sciolto in un attimo,sotto i tetti delle nostre case. Possiamo porre la nostra fiducia negli eroi dal camice bianco,con i guanti alle mani e le mascherine al viso e con la voglia infinita di poter dare abbraccio alla loro famiglia. Ci siamo ritrovati in un bosco oscuro di cui l’ unione è la nostra unica mappa. Rimpiangiamo tutti quello che potevamo fare fino a un mese fa,ma se rimaniamo fedeli alle regole, quei ricordi felici e spensierati ritorneranno a splendere, a vivere in un fuoco vivace e vivo.