di Vidal Matilda Classe 2^ C. –
Compio 13 anni proprio oggi 15 aprile. Il mio compleanno di quest’anno sarà un compleanno festeggiato in maniera diversa del solito in quanto lo dovrò passare chiusa in casa, senza vedere i miei amici, perché, il Coronavirus che è molto contagioso, ha attaccato anche la mia città. La trasmissione in cui avviene il contagio di questo virus tra le persone è purtroppo stando vicini, parlando a distanza ravvicinata, abbracciandosi e attraverso gli starnuti o con colpi di tosse. Il Premier Giuseppe Conte, sentendo il parere di un comitato formato da esperti sanitari, ha diramato diversi Decreti con i quali ci è stato imposto di ‘evitare i contatti ravvicinati con le altre persone’ e ‘rimanere a casa’.
Per questo motivo sono obbligata a stare chiusa in casa, senza vedere nessuno, per proteggere la mia famiglia e me stessa.
Ormai come studenti abbiamo trascorso già circa due mesi a casa e anche i miei genitori sono a casa dal lavoro.
Riflettendo: in un certo senso sono contenta di passare il mio compleanno a casa con la mia famiglia però, sarei stata più felice di passarlo con i mie amici.
Per festeggiare il mio compleanno ho pensato di fare una mega torta, gonfiare dei palloncini comprati tempo fa e andando a letto tardissimo. Non è però quello a cui avevo pensato infatti avevo organizzato un pigiama-party con i miei migliori amici, ma non essendo più possibile, ho convinto mio papà a rimandarlo quest’estate in spiaggia e in piscina, nella speranza che questa situazione si sblocchi al più presto.
Questa situazione di rimanere chiusi in casa sta cominciando ad essermi pesante e
non vedo l’ora di rivedere tutti i miei compagni, di ritornare a scuola e di poter, in poche parole, tornare a fare la vita di tutti i giorni. Per alleviare questa situazione fortunatamente esiste la tecnologia perché ogni giorno incontro i miei professori e i miei amici attraverso le lezioni online. Anche se questo costituisce un efficace rimedio per svolgere le lezioni mi ha fatto capire che la tecnologia, seppur molto utile, non sostituirà mai il contatto umano.
In conclusione la mia speranza è che tutto finisca presto perché: ‘Non vedo l’ora di poter riabbracciare tutti i miei amici’.