//Il linguaggio dei gatti di Vanessa Stochino 3A (Linguistico-tedesco)

Il linguaggio dei gatti di Vanessa Stochino 3A (Linguistico-tedesco)

di | 2023-01-17T00:21:57+01:00 17-1-2023 0:21|Alboscuole|0 Commenti
Tutti proviamo a comprendere il nostro gatto e desideriamo capire le loro esigenze per prendercene cura nel migliore dei modi. Per questo motivo è molto importante osservare il loro corpo, i loro comportamenti, e saper riconoscere i principali strumenti di comunicazione. Quando il gatto mantiene un contatto visivo prolungato con te, in realtà, non è un segno d’amicizia ma una sfida e cercherà in tutti i modi di farti abbassare lo sguardo per affermare la sua dominanza. La pupilla del gatto  indica il loro umore, e la sua dilatazione o contrazione dipende dalla luce, dalla salute o dal comportamento. In generale, le pupille dei gatti assumono principalmente tre forme. Quando l’animale presenta una pupilla ristretta simile a una piccola fessura, significa che è contratta per evitare che entri troppa luce ed esprime eccitazione. Se però il gatto è in collera e mostra le pupille molto contratte, può essere un chiaro segnale di attacco imminente ed è meglio stare a distanza dall’animale per non farlo arrabbiare ancor di più. Se il gatto mostra la pupilla parzialmente dilatata è segno che non sta vivendo alcun particolare stress emotivo, ma se la pupilla è completamente dilatata nelle ore o nei luoghi in cui c’è meno luce, significa che l’animale non è rilassato ma è attento a qualcosa. Di solito gioca o caccia o ha paura. Occorre sempre ricordare che gli antenati degli attuali gatti domestici erano animali notturni che approfittavano dell’oscurità della notte per andare a caccia, erano molto abili nelle attività al buio grazie alla loro eccellente vista notturna. Le pupille dei gatti infatti si dilatano al massimo per far entrare più luce possibile. Anche le palpebre sono un linguaggio del gatto. Quando sono socchiuse significa che il micio è rilassato e felice, mentre se sono spalancate è attento a qualcosa. Le orecchie dei gatti possono assumere diverse posizioni a seconda delle emozioni provate dall’animale. Se sono dritte, con le punte che vanno leggermente verso l’esterno, il gatto è calmo. Se sono dritte e rivolte in avanti, il gatto è attento a qualcosa. Se sono diritte con le punte rivolte ai lati, il gatto è arrabbiato. Se sono appiattite lateralmente, il gatto è ansioso e sulla difensiva. Se sono completamente appiattite all’indietro, il gatto è arrabbiato o in uno stato di forte paura.Se sono diritte con le punte rivolte all’indietro mentre annusa, il gatto assume una postura automatica e involontaria. Dalla posizione e dal movimento della coda si possono capire tante cose del gatto. La coda dritta o ricurva verso l’alto è un segnale di saluto e significa anche che il gatto è felice di rivederci oppure è curioso di chi ha davanti. La coda in linea con il dorso indica un interesse più tiepido verso qualcosa o qualcuno. La coda curva con il pelo dritto potrebbe essere un segnale di forte rabbia, ma anche di paura. La coda bassa con la punta contratta indica che l’animale ha appena scovato una preda e si prepara all’attacco. La coda nascosta, se è mimetizzata tra le gambe e il ventre, è un segnale di paura e significa che il gatto si sente minacciato e non si sa proteggere. La coda a sfinge, se il gatto è seduto e avvolge le zampe anteriori, significa che è rilassato. Un buon padrone deve saper anche recepire i segnali dei movimenti della coda. Se questa è dritta verso l’alto e si muove come se tremasse, è un segnale positivo perché indica che il gatto è molto felice di vederti. Se la coda che si muove velocemente e agiatamente  è un chiaro segnale di agitazione, forse paura, fastidio, o sintomo di rabbia se la coda è in movimento e descrive ampi semicerchi il gatto è emozionato, ma non sempre questo va interpretato come un segnale positivo. La schiena inarcata potrebbe indicare un attacco, e di solito questo atteggiamento compare come reazione immediata alla presenza di un altro gatto. Per il gatto, i  graffi sono indicatori visivi e olfattivi del territorio. Per questo motivo è importante aiutarlo a capire quale sia il posto giusto in cui farsi le unghie, fornirgli un tiragraffi aiuterà i padroni di casa a salvare i propri mobili. Quando il gatto è accovacciato potrebbe essere pronto a saltare o a correre. Di solito accade quando sta giocando o cacciando e quindi vuole prendere la sua preda, infatti questo comportamento è spesso accompagnato da un dilatamento delle pupille. Se l’animale rotola sulla schiena mostrando lo stomaco il gatto sta salutando e dimostrando fiducia, ma non è un invito ad accarezzargli la pancia che potrebbe non apprezzare leggendolo come una richiesta di sottomissione. Se il micio si strofina contro i mobili significa che sta marcando con il suo odore il posto, invece se si strofina contro le  gambe del padrone può essere una forma di saluto, un segno di affetto che compare soprattutto quando è ora di mangiare. Quando un gatto lecca l’uomo può voler esprimere due concetti. Potrebbe dire: – “è ora di lavarti”, oppure esprimere un segno di affetto perché ricorda quando la madre lo faceva con lui. Il primo linguaggio che i gattini utilizzano per comunicare con la madre, già a pochi giorni dalla nascita, è fare le fusa. Nel linguaggio dei gatti significa  che il gatto è in cerca di attenzioni o è semplicemente felice. Inoltre i gatti miagolano per comunicare con le persone, e di solito lo fanno per attirare l’attenzione.