di classe V^B (Scuola Primaria Stigliani) – Nel mondo ci sono molti casi di sfruttamento minorile: sono 250 milioni i bambini dai 5 ai 14 anni costretti a lavorare. Questo fenomeno è concentrato soprattutto nelle aree più povere del pianeta: Asia, Africa, Europa, ma anche in Italia dove le zone più colpite sono la Campania e la Calabria.
La causa principale è la povertà. Le famiglie in condizioni di estrema povertà mandano i propri figli a lavorare perché è un modo per integrare le magre finanze casalinghe.
Un’altra causa è la sete di profitto da parte di imprenditori spregiudicati che preferiscono assumere i bambini perché non si ribellano, lavorano molte ore e sono sottopagati. Vengono sfruttate anche le bambine nei lavori domestici e spesso trattate come schiave.
La terza e ultima causa è l’ignoranza dei genitori. La maggior parte di loro pensa che l’istruzione è uno spreco di tempo e denaro.
Le possibili soluzioni al problema del lavoro minorile potrebbero essere le seguenti:
• Le grandi aziende dovrebbero cambiare la loro politica economica.
• I governi dovrebbero porre dei limiti alle multinazionali e impedire lo sfruttamento minorile
• Tutti i paesi del mondo dovrebbero porre fine alle guerre
• Gli Stati dovrebbero sostenere le famiglie e far rispettare le leggi che tutelano i diritti dei bambini.
Per noi la soluzione chiave è l’istruzione, grazie alla quale tutti i bambini possono sperare di avere un lavoro dignitoso e un futuro migliore.