di Mattia Conte, 2^I
Domenica scorsa, al 33’ di Atalanta-Torino abbiamo assistito ad un grande gesto di
fair play di Belotti. Il Gallo cade a terra al limite dell'area nerazzurra, in mezzo a tre
avversari, l’arbitro Fourneau assegna una punizione da ottima posizione e
ammonisce Romero. Il primo obiettivo dell’attaccante granata è quello di avvisare il
direttore di gara di non aver subito alcun fallo, tramite un chiaro gesto con la mano.
L’episodio assume ancora più importanza alla luce del risultato, che vedeva il Torino
già sotto di tre gol. L’arbitro fa battere la punizione alla squadra avversaria, ma
Belotti passa la palla al portiere avversario così da rimuovere l’ingiusto cartellino
giallo e continuare a giocare. Sarebbe stato facile per Belotti approfittare della
distrazione dell’arbitro, ma per una volta non è andata così e il pallone è stato
restituito all’ Atalanta. Quello dell’attaccante granata è stato l’ultimo di una serie di
episodi di correttezza e rispetto dell’avversario. Un gesto di fair play vero, non alla
portata di tutti in queste categorie, soprattutto quando si tratta di dover recuperare
un risultato.