Giuseppe D’Alconzo 1C
Siamo abituati a ricordare “Il giorno della memoria” celebrato il 27 Gennaio di ogni anno. Per ricordare le vittime dell’Olocausto. Ma quest’anno ho sentito in TV che il 18 Marzo sarà “Il giorno della memoria” per ricordare le vittime del Covid. Ma chi l’avrebbe mai immaginato?? Bandiere a mezz’asta in tutta Italia e la malinconia e la tristezza sui volti di tutta la gente che ha perso un proprio caro. In questi giorni la speranza è poca, e anche tra noi ragazzi la paura si fa sentire a causa delle varianti del Covid. La città di Bergamo è stata quella più colpita ed è per questo che hanno deciso di inaugurare il Bosco della Memoria” dove era presente Mario Draghi, presidente del consiglio e tanti altri rappresentanti dello Stato. Hanno depositato una corona d’alloro al cimitero di Bergamo piantato un albero di tiglio, che è il primo dei 100 che daranno vita a questo bosco; E nel corso della cerimonia è stata letta una poesia di Ernesto Olivero: “Tu ci sei, sei lì, per farli respirare per sempre”. All’inizio nessuno ci credeva e c’era la preoccupazione di tutti. Ancora oggi ci sono persone che non riescono a rendersi conto e ancora oggi, a distanza di un anno continuano ad aver paura.
Personalmente sto vivendo questa situazione con la leggerezza e spensieratezza di un ragazzo di 12 anni. A questa età siamo supereroi, pensiamo che niente e nessuno possa sconfiggerci e farci del male, questo è il motivo per il quale molti ragazzi della mia età ma anche più grandi continuano a far finta di niente trascurando tutte le raccomandazioni che ogni giorno i genitori ci dicono di fare.
Vorrei tornare al più presto alla mia vita quotidiana, con i miei amici senza dover stare a un metro di distanza e indossare quella “maledetta” mascherina che nasconde i sorrisi di tutti noi. Vorrei poter tornare a stringere la mano alla gente ed abbracciare i miei nonni.
Vorrei che questa situazione finisca il più presto possibile, ma sono fiducioso e ottimista che presto avverrà grazie ai vaccini e sarà solo un brutto ricordo.
La mia “vacanza forzata” finirà presto e chissà ne farò una in giro per il mondo con la mia famiglia…