di Giovanni Malvestio, Classe 1^A. – In occasione della Giornata della Memoria, ho ripensato ad un film che ho visto al cinema qualche anno fa e che consiglio di vedere a tutti i lettori della nostra testata giornalistica, dal titolo: “Jojo Rabbit” che è stato scritto e diretto da Taika Waititi. Il film è stato tratto dal libro del 2004 “Il Cielo in Gabbia”, titolo originario “Caging Skies” di Christine Leunens pubblicato con il titolo: “Come semi d’Autunno”. Il protagonista è Johannes Betzler soprannominato Jojo che è un bambino di 10 anni ed ha come amico immaginario Adolf Hitler che lo sostiene e con cui passa molto tempo a dialogare avendo perso il padre e stando tutto il giorno a casa da solo, mentre la madre Rosie è al lavoro. Jojo vive in Germania all’epoca in cui i Nazisti governavano il Paese. Andando a scuola impara tante cose sbagliate sugli ebrei, come ad esempio, che sono mostri con le corna e sono pericolosi. Insieme al suo migliore amico decidono di far parte della squadra della Gioventù Hitleriana con a capo del Capitano Klenzendorf e da Fräulein Rahm che insegnano ai giovani l’ideologia nazista e le varie tecniche di guerra. Un giorno accade che altri giovani gli dicono di uccidere un coniglio ma lui si rifiuta e lo libera provocando la loro derisione. A causa di questa sua decisione lo prendono in giro chiamandolo Jojo Coniglio”. Dopo il colloquio con il suo amico immaginario, come reazione alla presa in giro, decide di dimostrare il suo coraggio, così lancia una bomba senza permesso, ma essa rimbalza davanti ad un albero ed esplode vicino ai suoi piedi provocandogli delle ferite sulle gambe e sul viso. Dopo la sua guarigione sua madre Rose lo accompagna dal Capitano Klenzendorf chiedendogli di riammetterlo nel gruppo e di assegnagli dei compiti minori. Un giorno Jojo scopre che sua madre nasconde una ragazza ebrea in casa, dietro un muro. Parlandole scopre che gli ebrei sono normalissime persone e dopo un po’ si prende una cotta per lei. Nonostante tutto, durante la dittatura di Hitler, molti tedeschi dissidenti nascondevano i perseguitati nelle loro case o li dotavano di documenti falsi. Il film mi ha portato ad una profonda riflessione su come, nell’epoca nazista, l’istruzione fosse propaganda con cui i politici convincevano i giovani a seguirli nelle loro idee folli per sterminare milioni di Ebrei nei Campi di Concentramento. Proprio con l’istituzione della “Giorno della Memoria” si deve ricordare e non dimenticare mai il genocidio compiuto da parte dei nazisti verso gli ebrei. “Jojo Rabbit” è un bellissimo film che ha vinto sia il Premio Oscar e sia il Premio BAFTA per la miglior sceneggiatura non originale. Per concludere vorrei esprimere una mia considerazione: “Durante quel terribile periodo non c’era né libertà di parola né di pensiero e probabilmente i giornalini scolastici come il ‘Foscarini News’ non sarebbero esistiti.