di Ester Macculi –   “Il diritto di contare” è un film di Theodore Melfi, uscito nel 2017. Tratto dall’omonimo libro della scrittrice Margot Lee Shetterly, racconta la storia vera della matematica Johnson e di due sue colleghe che, negli anni Sessanta, lavoravano per la NASA e contribuirono al successo della missione APOLLO 11. Erano donne ed erano afroamericane, per cui i temi affrontati nel film, la discriminazione di genere e la discriminazione razziale, si intrecciano continuamente. Il sessismo e il razzismo, che ancora oggi sono presenti nella nostra società, erano molto evidenti negli Stati Uniti degli anni Sessanta. Le protagoniste, intelligenti e istruite, per far sentire la loro voce e per dimostrare le loro capacità, durante l’intero periodo dell’operazione spaziale dovettero lavorare mille volte meglio dei loro colleghi uomini e in condizioni molto più disagevoli. Inoltre dovevano essere anche ottime mogli e ottime madri e non anteporre la carriera alla famiglia. Anche il colore della loro pelle le identificava come persone di serie B: in una società dove la segregazione razziale faceva parte della vita americana, era impensabile che potessero “contare” nella NASA. Eppure con la loro determinazione, con la loro preparazione e con la loro forza di donne, riuscirono ad avere un ruolo importante nel successo della missione Apollo 11. Le tre scienziate Katherine, Dorothy e Mary devono essere d’esempio a noi ragazze della generazione Z. La nostra vita è più facile, ma se vogliamo “il diritto di contare” dobbiamo lottare, stringere i denti e farci valere!