Negli ultimi anni, noi cittadini italiani ed europei, sentiamo ogni giorno parlare di immigrazione:
immigrati africani che ogni giorno cercano disperatamente di far attraccare i loro barconi sulle coste
italiane, spagnole, francesi, greche o sull’isola di Malta. L’immigrazione, la permanenza e
l’insediamento di gruppi di persone del sud del mondo sui nostri territori, avviene soprattutto per
cercare lavoro e per migliorare la propria situazione economica. Il Ministro degli Interni Matteo
Salvini durante questi mesi si è occupato della progettazione del Decreto, nato dall’unione del
Decreto di Sicurezza e del Decreto di Immigrazione. Il testo è stato in seguito approvato ed è ora
diventato legge con il via libera del Senato e della Camera dei Deputati. Il Decreto di Sicurezza è un
provvedimento molto atteso con il quale il Ministro ha disposto misure su temi molto delicati come
il terrorismo, la pubblica sicurezza e la lotta alla mafia. Salvini ha in questo modo accontentato tutti
gli italiani che lo hanno votato mantenendo quindi tutte le promesse fatte precedentemente durante
la sua campagna elettorale, lanciando sui social l’hashtag #dalleparoleaifatti.
Il Decreto Salvini comprende anche il Decreto immigrazione, quello che ha suscitato maggiori
discussioni e molte critiche soprattutto dai partiti di centro sinistra come il Pd di Matteo Renzi. Tra
gli articoli più rilevanti il Decreto restringe le possibilità di accoglienza degli immigrati e la
cancellazione dei permessi di soggiorni umanitari, ossia una delle tre forme dei permessi. Per
quanto riguarda i richiedenti di asilo con protezione sussidiaria, il Decreto prevede di risparmiare
sulla loro gestione in Italia, anche a costo di peggiorarne la qualità della vita. E’ degli ultimi giorni
l’intervista di Salvini riguardo la possibilità di permettere, come dice Di Maio, lo sbarco della nave
Ong che naviga nel Mediterraneo alla ricerca di un porto. Il nostro Ministro resta fermo sulle sue
decisioni affermando che in Italia i porti sono chiusi e che le donne e i bambini devono essere
aiutati prima dell’imbarco, questo continuo viavai di persone non può essere accettato. Viene,
infine, introdotta la possibilità di revocare la cittadinanza italiana per le persone che sono
considerate un pericolo per lo Stato e viene anche ridimensionato il sistema SPRAR per gli aiuti
umanitari per i clandestini. Afferma Matteo Salvini che in questi mesi ci saranno molti rimpatri.
Dopo essermi concentrato sulla forma del Decreto, volevo scrivere poche parole sulle sue
conseguenze. La prima accusa è l’incostituzionalità ovvero il decreto non soddisferebbe i requisiti di
omogeneità e urgenza necessari. In secondo luogo è stato molto criticato il ridimensionamento del
sistema SPRAR. Il terzo e ultimo punto più contestato di tutti è la presenza del grosso rischio che il
decreto aumenti il numero di stranieri presenti sul nostro territorio, perchè essendo irregolari,
risulterebbe difficile l’integrazione all’interno della nostra società, sarebbero quindi predisposti a
dedicarsi ad attività illecite. I dati del Ministero dell’Interno ci dicono che, oggi in Italia ci sono
circa seicentomila immigrati irregolari e che attraverso il Decreto Immigrazione entro il
duemilaventi aumenterebbero del 10%. Ovviamente c’è un motivo se il Ministro ha predisposto
determinati articoli nel suo Decreto, come ha già ribadito nella sua diretta su Facebook, si dovrà
risparmiare sulla gestione dei migranti in Italia in quanto da molti anni ci sono cinque milioni di
persone sul nostro territorio che vivono in uno stato di povertà. Il Pd durante questi anni si è
occupato di più dell’immigrazione che dei propri cittadini, non si è assolutamente preoccupato delle
famiglie “povere” dove i genitori che lavorano tutto il giorno hanno difficolta ad associare il pranzo
con la cena. Il nuovo Governo si occuperà di questo problemai. Il Decreto Salvini è una garanzia
per tutti gli italiani in quanto se andassimo a vedere l’operato dei governi precedenti nessuno di
questi ha saputo progettare un documento del genere. C’è un piccolo problema, il decreto
immigrazione non permette la giusta integrazione con i cittadini italiani e ciò crea situazione di
incompatibilità e di non convivenza civile con i cittadini dei paesi accoglienti.