a cura di Sara Proietti – classeV/B – plesso Giovanni XXIII –
Il giorno 16 aprile è morto all’età di 70 anni il “buono” della scrittura mondiale , Luis Sepulveda.
Da febbraio combatteva conto il coronavirus ricoverato all’ospedale di Oviedo, in Spagna.
In un articolo ho letto questa bella definizione di Sepulveda definito da tanti il “contrario di un estraneo, un compagno”: una persona che avverti prossima, anche se non la conosci, vicina anche se distante perchè come tanti uomini credeva nella giustizia, ha combattuto le dittature a cominciare da quella nel suo paese, il Cile, e perché sapeva parlare a tutti grazie ai suoi racconti i cui protagonisti erano sempre gli animali per i quali lui ha lottato tantissimo , capaci di insegnare a grandi e piccoli a sognare un mondo migliore , fatto di rispetto e di umanità.
Io ho avuto il piacere di conoscere Luis Sepulvéda lo scorso anno durante un evento organizzato al teatro Liryck di Santa Maria degli Angeli: quella mattina eravamo in tanti, ed io ero molto emozionata. Un po’ di tempo prima avevo comprato il libro “Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa” che ci avrebbe presentato quel giorno; con i compagni avevamo preparato delle domande da fargli e speravo tanto che una delle mie venisse scelta così sarei salita sul palco vicino a lui. Così non è stato , ma è stato bello ugualmente perché da quel giorno ho letto uno ad uno tanti dei suoi libri.
Bella una frase letta sul libro “Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza” che dice così:
“Un vero ribelle conosce la paura ma sa vincerla”
Le lumache sanno di essere molto lente e molto silenziose e questo le metteva in pericolo a causa degli altri animali-predatori. Ma loro avevano scelto di non parlare di questo per evitare la paura e di farsi spaventare dalla paura. Ma una piccola e giovane Lumaca Ribelle ci ha insegnato che con la buona volontà si riescono a superare gli ostacoli che ci si mettono davanti durante tutta la nostra vita , che l’abitudine è “il peggiore dei mali” e che la curiosità e la conoscenza sono la vera strada per sentirsi liberi.
Grazie mio caro amico Luis Sepùlveda, è stata una gioia poterti conoscere.
Saluti, la tua Lumaca Sara.