//IL CORONAVIRUS

IL CORONAVIRUS

di | 2020-04-23T10:01:18+02:00 23-4-2020 10:01|Alboscuole|0 Commenti
Fabiana Clemente –  La notizia della chiusura della scuola, il 5 Marzo, ci è inizialmente apparsa come una sorta di premio a metà percorso, infatti è stata una piacevole novità accolta da noi studenti e che ha messo un po’ in crisi i  docenti preoccupati per il programma scolastico. Poi quando la cosa si è fatta tremendamente seria e la chiusura inizia a prospettarsi molto lunga, la realtà appare molto drammatica e complessa. Non andare a scuola per un mese, forse di più cambia completamente la vita di noi studenti, dei professori e delle famiglie. Ci siamo trovati davanti a una situazione alla quale eravamo del tutto impreparati.  In Italia, oltre alla chiusura delle scuole, c’è stata anche la sospensione delle attività sportive e per me è stato un dramma, perché io pratico nuoto da molti anni. Tutte le famiglie sono andate alla ricerca di mascherine e disinfettanti ma, dopo qualche giorno, si sono esauriti. Ore di fila per fare la spesa, per fortuna tutti ordinati! Molti personaggi della TV hanno lanciato l’hashtag IO RESTO A CASA. All’inizio non tutti gli italiani l’hanno rispettato  mentre ora, la maggior parte, è responsabile quindi resta a casa, perché facendolo, si diminuisce il rischio di contrarre il virus. In casa  possiamo fare tante cose che non abbiamo mai fatto in precedenza dedicando più tempo alla famiglia. Alle 18:00, ogni giorno in Italia, hanno organizzato un Flash Mob, ovvero la gente esce fuori al balcone e canta e balla tante canzoni tra cui le più celebri della musica italiana: “VOLARE ” e “NEL BLU DIPINTO DI BLU ” oltre all’ INNO DI MAMELI. Ogni giorno al TG1, sentiamo sempre più morti e contagiati perché non molti rispettano le norme: lavarsi le mani, rimanere a casa e quando si starnutisce usare un fazzoletto o la piega del braccio. Gli ospedali sono al collasso al nord e la situazione può diventare gravissima in Puglia dove non abbiamo molte terapie intensive. A Gravina in Puglia ci sono stati dei casi di coronavirus e oggi, 16 Marzo, anche un morto e, Alesio Valente, il nostro sindaco, si sta stancando a ripeterci in continuazione di RESTARE A CASA. È uno sforzo che purtroppo dobbiamo fare tutti perché ci troviamo in una bruttissima situazione. È vero che non c’è l’ansia dell’interrogazione, dei compiti in classe però non è neanche bello limitarci a fare i compiti che ci vengono assegnati a distanza senza avere un contatto umano con i docenti e gli amici. Io penso che non ritorneremo neanche il 3 Aprile e quest’anno non vivremo neanche la Resurrezione di Gesù. Speriamo che il coronavirus, sia soltanto un brutto ricordo e che passi presto in modo da poter riprendere tutti la vita normale.