Amorese Giuseppe Mattia classe 5^ A. Ho chiesto a mio nonno Giovanni come da piccolo viveva la tradizione che si svolgeva nel mese di novembre e infatti mi ha subito detto la filastrocca:” addij addij a l’urt…..”. Mi ha raccontato che lui con i suoi amici andava a bussare alla porta di parenti o del vicinato; ognuno di loro portava con sé qualcosa che facesse parecchio rumore da attrarre i padroni di casa. Portavano “u zinnanè”, coperchio contro coperchio, pentola contro cucchiai e una scatola di latta con dentro le pietre, portavano anche “u’Cacavid” , sacca per mettere le cose ricevute. Solitamente riuscivano sempre a ricevere qualcosa perché anche se producevano musica assillante, rimanevano sempre educati.