Alessandro Cellamaro
La mia scuola, l’I.C. “G. Calò”, dà a noi ragazzi molte opportunità, facendoci partecipare a tanti progetti e organizzando vari PON. Lo scorso anno, uno di questi, ci ha trasformato in veri giornalisti e, grazie a collaborazione, creatività e forza di volontà, è nato il giornalino scolastico Calo…grafia! Per spiegarci come funziona la redazione di un giornale è venuto a farci visita il signor Gino Dell’orco, Direttore del quotidiano di informazione Piazzanews, il quale ha esordito dicendo che “un giornale assomiglia ad una nave in navigazione o ad un’orchestra che deve suonare”. Queste sono state le sue prime parole e, proprio da queste, siamo partiti cercando di dare il meglio di noi stessi. Una volta a settimana ci siamo incontrati, ci siamo divisi i compiti e poi in gruppi non troppo numerosi abbiamo cominciato a scrivere sullo sport, sulla cronaca, sull’ economia e, soprattutto, su quello che accadeva all’interno della nostra scuola; infatti la prima cosa che abbiamo fatto è stata l’intervista alla Dirigente scolastica. Per me questo PON è stato motivante, ho migliorato il mio modo di scrivere, ho acquisito nuove competenze e, soprattutto, ho imparato a documentarmi su ciò che accade nel mondo. Pian piano il giornale ha preso forma, i nostri testi sono stati corretti e stampati dalle professoresse e, i più interessanti, sono stati pubblicati su Repubblica@scuola e sulla piattaforma di Alboscuole. È stata per me una soddisfazione immensa. Con il tempo sono cominciate anche le prime uscite come inviati speciali per le giornate del FAI, per le manifestazioni natalizie in programma nel nostro paese, per l’intervista al parroco, l’immancabile visita/intervista al Sindaco del nostro paese e per tanto altro ancora. Abbiamo avuto la possibilità di visitare la sede di Radio Ginosa, la Sede RAI di Bari e, in quest’ultima occasione, abbiamo anche simulato l’edizione di un TG regionale. Ricordo come fosse ieri che uno dei giorni in cui ci siamo riuniti per scrivere, al piano superiore, si tenevano i colloqui delle elementari; così ci siamo sbizzarriti a girare per la scuola cercando persone da intervistare. Più i giorni passavano, più articoli le professoresse dovevano correggere e pubblicare; scrivevamo senza sosta anche da casa, perché il tempo era poco ma il lavoro da fare era tanto e noi eravamo ormai degli instancabili giornalisti. I fascicoli stampati erano una meraviglia, al momento della consegna del primo fascicolo eravamo emozionatissimi e la carta plastificata lo rendeva molto accattivante o “figo” come diciamo noi ragazzi. Il tempo purtroppo è passato in fretta e siamo arrivati alla fine del PON in un batter d’occhio. Nella mia mente conserverò per sempre i ricordi di queste bellissime giornate passate nel laboratorio della scuola, la collaborazione con i miei compagni e la disponibilità delle nostre insegnanti. Per fortuna però l’avventura continua: come ho detto prima le professoresse hanno pubblicato i nostri articoli su Alboscuole e proprio quest’ultima ha scelto il nostro giornalino come uno tra i migliori in Italia e, se tutto va come deve andare, a marzo dovremmo recarci a Viterbo per la premiazione. Io, ovviamente, spero che la mia scuola si posizioni tra i primi tre posti: “punto alla Luna, mal che vada cadremo sulle stelle!”