Tra il 1933 e il 1945, la Germania Nazista e i loro alleati crearono più di 40.000 campi di concentramento e altre strutture carcerarie. Questi campi furono usati per diversi scopi. Il numero complessivo di queste strutture continua a crescere grazie all’analisi dei dati lasciati dai Nazisti stessi.
Nel 1933 il regime Nazista aveva cominciato a realizzare una serie di strutture utilizzate per imprigionare e poi eliminare i cosiddetti “nemici dello Stato”. La maggior parte dei prigionieri, in quel primo periodo, era costituita da cittadini tedeschi: comunisti, socialisti, social-democratici, Zingari, Testimoni di Geova e omosessuali. Queste strutture venivano chiamate “campi di concentramento” in quanto servivano a “concentrare” fisicamente i prigionieri in un unico luogo.
In seguito i Nazisti costruirono anche dei campi di sterminio. Qui gli ebrei venivano uccisi nelle camere a gas. Uccidevano addirittura fino a 6.000 ebrei al giorno.
Veronica Pacente e Milena Ribecco