I glitter sono una moda che resta sempre attuale nonostante il passare del tempo. Sono classificati come l’accessorio o la decorazione che, sia indossato, sia utilizzato per addobbare, arricchisce e valorizza al massimo ogni cosa. Vennero inventati per puro caso da Henry Rushman nel 1934 attraverso un macchinario che tagliava i rifiuti in maniera piccolissima. Dal 1934 infatti non se n’è più fatto a meno e iniziarono ad essere un nuovo grande arricchimento nel mondo della moda che sembrava non avere fine. Ma un giorno del 2023 sono diventati l’incubo della nuova generazione che si è subito allarmata su ogni social. Infatti la Commissione Europea di Bruxelles ha annunciato il divieto di vendere tali prodotti a partire dalla data del 15 Ottobre e non solo i glitter al dettaglio ma, addirittura, tutti i prodotti confezionati che ne contenessero parti. Ciò significa niente più brillantini nel make- up né, tantomeno, nei biglietti di auguri. Ciò è dovuto alla presenza di alcune microplastiche di cui sono fatti ritrovate in alcuni ambienti ma soprattutto nel sangue umano. Il brillantino in sé non è la causa dell’inquinamento ma è soprattutto il materiale del quale è composto che risulta nocivo per l’ambiente e la salute delle persone. Si è deciso iniziare da questo materiale, perché viene prodotto in grandi quantità, con l’obiettivo di arrivare a modificare anche i materiali che costituiscono diversi campi di calcio, cioè l’erba sintetica. Proprio nel caso dei centri sportivi la Commissione prevede un’attesa che si aggira sugli 8 anni per consentire l’adeguamento alla nuova normativa. Dai 4 ai 12 anni invece per quanto riguarda il mondo dei cosmetici. La Commissione Europea con questo divieto mira a ridurre l’inquinamento del 30% entro il 2080. Tutti noi confidiamo in un team dell’Università di Cambridge che sta studiando un metodo per creare brillantini con microcristalli di cellulosa usando la luce per creare colori vividi e che soprattutto non risultino dannosi per nessuno.