//GLI EFFETTI DELLA GUERRA SULL’AMBIENTE

GLI EFFETTI DELLA GUERRA SULL’AMBIENTE

di | 2022-03-22T16:24:57+01:00 22-3-2022 16:24|Alboscuole|0 Commenti
GLI EFFETTI DELLA GUERRA SULL’AMBIENTE La guerra crea danni, è una catastrofe, è un disastro per la popolazione locale e per il mondo intero. Crea vittime, sofferenza, atrocità e purtroppo è un grave disastro anche per l’ambiente. Crea’inquinamento idrico, atmosferico…e purtroppo queste conseguenze si faranno sentire per molto tempo anche dopo la fine della guerra. Inizialmente ci sono effetti visibili: i bombardamenti, le esplosioni e gli incendi. La distruzione di luoghi militari, depositi di armi, depositi di carburante provoca inquinamento atmosferico, con nuvole di fumo costituiti da gas tossici, metalli pesanti e polvere di amianto. L’uso di armi crea grandi quantità di detriti e macerie, che possono causare inquinamento dell’aria e del suolo. Le polveri tossiche prodotte dagli attacchi vanno a contaminare le fonti d’acqua. I porti sono stati bombardati, nelle immediate vicinanze della Riserva della Biosfera del Mar Nero, una delle più grandi aree naturali protette dell’Ucraina che ospita diverse specie in via di estinzione. Un altro aspetto rilevante è il rischio di un incidente nucleare. L’Ucraina ha quasi 15 reattori nucleari. Questa è la prima volta che scoppia una guerra su un terreno con tante centrali nucleari. Due discariche di rifiuti radioattivi sono state colpite da missili vicino a Kharkiv e Kiev, al momento sembra senza dispersione di materiali radioattivi. Più a lungo durerà il conflitto, maggiori saranno gli impatti a livello ambientale con danni a lungo termine su popolazioni, biodiversità ed ecosistemi. Il rischio di una “seconda Chernobyl” è una minaccia che non può essere esclusa, perché queste centrali non sono concepite per resistere a un attacco militare . Purtroppo se verranno colpiti i depositi che contengono le scorie nucleari, nell’atmosfera saranno rilasciate quantità di materiale radioattivo di gran lunga maggiore rispetto alla catastrofe del 1986 di Chernobyl. «Potrebbe essere necessaria la riapertura delle centrali a carbone, per colmare eventuali mancanze nell’immediato. Il Governo è pronto a intervenire per calmierare ulteriormente il prezzo dell’energia, ove questo fosse necessario». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nell’informativa alla Camera sul conflitto tra Russia e Ucraina. Eppure non molti mesi fa i paesi hanno firmato per l’uscita dal carbone. Questo mi fa riflettere e ora sono ancor più convinto che dare una possibilità alla pace, vuol dire dare una possibilità all’umanità, vuol dire dare una possibilità al pianeta. G.S. 2A