Lorenzo Totaro
Il 22 aprile si celebra la giornata di sensibilizzazione per la salvaguardia del pianeta.
Purtroppo l’inquinamento è ancora oggi la causa principale della rovina dell’ambiente a causa dell’eccessivo consumo di materiale non biodegradabile.
Ormai tutti conosciamo le regole per la raccolta differenziata, e sappiamo anche i buoni risultati che questa produce se fatta bene.
Ma questo non basta se non ci impegniamo a cambiare le nostre abitudini di consumo; soprattutto ci devono essere delle indicazioni e delle guide a livello politico-mondiale che assicurino la sopravvivenza del pianeta.
Un grosso passo avanti è stato fatto con l’individuazione di un deposito nazionali per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi: le tecnologie utilizzate permettono la conservazione dei rifiuti per 350 anni senza causare danni grazie alle barriere protettive multistrato.
Fino ad ora c’erano diversi siti provvisori che raccoglievano il materiale per un breve periodo ma nel trasporto una parte di materiale veniva disperso.
Ora nel nuovo deposito, grande quanto 150 campi da calcio, il materiale a bassa radioattività rimarrà per sempre invece il resto per lungo tempo (350 anni).
Questo comporta un vantaggio economico e di sicurezza del Paese.