//Giornata contro il bullismo

Giornata contro il bullismo

di | 2020-02-17T12:15:47+01:00 17-2-2020 12:14|Alboscuole|0 Commenti
Riccardo Stanzione III  A SSPG                         Venerdì 7 febbraio 2020 con la scuola siamo andati presso la Casa del Cittadino, ad Angri, per partecipare ad un incontro sul Bullismo. Una volta arrivati il regista Antonio Grimaldi ci ha raccontato la storia di Pierluigi, un ragazzo che è stato vittima di bullismo e ancora oggi, a 38 anni, non parla e non vuole uscire di casa. Questo dimostra quanto il bullismo può avere ripercussioni sulla vita di una persona. Poi una psicologa ha spiegato che a volte anche una sola parola può distruggere l’autostima di un ragazzo, raccontando la sua esperienza, i danni che ha subito e il percorso che ha dovuto fare per superarli. Successivamente la nostra preside ha parlato di una nuova forma di bullismo, quello che avviene attraverso i social: il cyber bullismo. Questo tipo di bullismo è molto più diffuso sia perché tutti i ragazzi utilizzano i social, sia perché tutti si sentono autorizzati a scrivere qualsiasi cosa su internet. La preside ha detto che tutti, scuola, ragazzi, famiglie devono essere uniti per fronteggiare questo fenomeno. In seguito c’è stato l’intervento del sociologo Michele Vangone che ha spiegato le differenze tra la società di oggi e quella della passata generazione. Ha detto che prima la società era più lenta e i ragazzi crescevano in un ambiente più piccolo e controllato. Adesso invece i ragazzi hanno una vita frenetica, con continui contatti con ambienti diversi. Questo porta ad una maggiore solitudine e aggressività. Poi abbiamo fatto un esperimento: è stato chiesto ad alcuni ragazzi di scrivere su un foglietto cosa pensavano del bullismo. Due ragazzi hanno letto i biglietti ed è emerso che la maggioranza pensava che i bulli agiscono così per dimostrare la loro superiorità sugli altri. Infine la psicologa ha ripreso la parola e ci ha suggerito di sforzarci di essere più gentili con gli altri, di imparare a chiedere scusa e studiare molto, perché la cultura e l’educazione aiutano sia a non essere bulli, sia a difendersi dai prepotenti. Anche io penso che il comportamento dei bulli sia dovuto al voler dimostrare di essere più forti quando in realtà sono deboli. Questo incontro mi ha fatto capire che si può contare sull’aiuto di più persone nel caso ci si ritrova vittime di bulli, inoltre i bulli in realtà non sono quello che dimostrano di essere. immagine dal web