Eravamo arrivati alla IX edizione ma, a causa dell’andamento della curva epidemiologica e la situazione dei contagi nel nostro Paese, abbiamo ritenuto opportuno sospendere l’evento previsto per la fine dell’anno scolastico ad anno scolastico da destinarsi!
I “Giochi senza quartiere” nascono come un appuntamento gioioso e comunitario, un’occasione per i bambini della Scuola dell’Infanzia di Mongrassano (CS), di stare insieme e divertirsi: la spensieratezza prerogativa fondamentale per la riuscita dell’evento non potrebbe mai essere garantita allo stato attuale delle cose.
Popolare le strade, abitare le piazze, riappropriarsi e condividere gli spazi comuni attraverso momenti collettivi di gioco e spettacolo per il suo ultimo appuntamento didattico, la Città di Mongrassano porta nel cuore i Giochi Senza Quartiere, un palio contemporaneo che vedeva sfidarsi in inedite discipline tutti bambini delle nostre scuole.
Tante squadre, tante maestre, ma soprattutto una marea di giochi e di improbabili discipline sportive: staffetta mista, testa e spugna, corsa con i carrelli, lancio di gavettoni con palloncini, equilibrio con il cucchiaio, corsa con gli agrumi, una grande festa inclusiva, per eleggere tanti campioni. Ispirato al format “Giochi Senza Frontiere”, che negli anni ottanta vedeva sfidarsi delegazioni dei vari paesi europei a suon di prove esilaranti e a tratti impossibili, “Giochi Senza Quartiere” alla fine di ogni anno scolastico, ha portato sul “campo da gioco”, per il solo piacere di divertirsi insieme, chiamando a raccolta le più disparate compagini umane – dalle famiglie ai bambini, ai giovani, agli anziani – per un momento collettivo e partecipato di incontro e gioco.
Con la speranza di ritornare, “Giochi senza quartiere” vuole restituire alla comunità un senso di appartenenza alla cittadina, ma soprattutto sarà un’occasione per permettere a tutti noi di rivivere lo spazio pubblico, riappropriandoci dalle piazze, all’impianto sportivo, facendoli tornare luoghi dove si celebra la comunità. Questa riappropriazione vuole essere una grande festa, intesa come un palio contemporaneo e, perché no, anche con la partecipazione delle realtà urbane vicine, e realizzarla grazie alla partecipazione – non più da spettatori – ma da giocatori e dunque “attori” degli abitanti del nostro territorio”.
Articolo curato dalla docente Franca Aiello, IC Fagnano Castello-Mongrassano (CS)
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