—di Alessia Casolla di Prima B—
Caro Mario,
non so se sei un personaggio reale, ma volevo dedicarti questa poesia:
Sei stato deriso e umiliato
E mai una volta ti sei sentito amato.
Avevi bisogno di non pensare
e cosi sei dovuto scappare…
Sentivi nella tua testa
le parole di quella maledetta festa
E solo quando hai deciso di farla finita
si è ribaltata la partita…
Tutti avevano commesso almeno un errore
ma ora nei loro occhi c’era solo terrore…
Quanto avrei voluto essere lì ad ascoltarti
e forse se lo facevo ora potrei ancora abbracciarti.
Gli altri per capire il dolore che ti hanno causato
una parte della tua morte hanno guardato
E questa cosa mi fa provare solo orrore
anche se non posso capirti con tutto il cuore
Sarò sempre con te
Alessia Casolla