Il violino è uno strumento musicale ad arco, facente parte della famiglia delle viole. È costruito principalmente in legno, con quattro corde accordate per quinte. Spesso viene associato alla musica classica ma si adatta anche ad altri generi come il rock e il country. Ecco perché il violino è reputato uno strumento molto versatile che si adatta ai diversi stili musicali. Nel dicembre del 1523 troviamo, nel registro della tesoreria di Savoia, la parola violino scritta per la prima volta. Grazie alla tecnica dei bravi artigiani del Medioevo e poi del Rinascimento, si raggiunge un equilibrio perfetto tra la forma dello strumento e la sonorità. Il violino europeo deriva da vari strumenti ad arco e corde, originari dell’india e del Medioriente. Probabilmente i costruttori di strumenti ad arco si basarono su diversi tipi di strumenti come la ribeca, derivante dall’Arabo rebab, la viola da braccio, la giga e la lira da braccio. In questa data, il violino aveva già cominciato a diffondersi in tutta l’Europa. Il violino appare in Italia durante la prima metà del XVI secolo, probabilmente prima del 1530. Prima nasce come violino barocco, poi si trasforma in violino moderno, a partire della fine del 1700, per le continue richieste dei musicisti desiderosi di avere uno strumento più potente e più comodo da suonare. In Italia c’è una grande tradizione di liutai, artigiani che costruiscono e riparano i violini. Per questo i violini più famosi del mondo sono stati realizzati in Italia da Antonio Stradivari, mentre il violinista più famoso al mondo fu Niccolò Paganini. Fino alla metà del XVIII secolo, il violino è stato suonato in posizione libera. Il suo posto sotto il mento non era ancora una regola fissa. Con l’arrivo della mentoniera, parte concava del violino e della viola che serve a chi suona per appoggiarvi il mento e tenere fermo lo strumento, fabbricata per la prima volta nel 1830, il violino iniziò ad essere tenuto sempre di più tra la spalla e il mento anche grazie alla spalliera, permettendo al musicista di far scorrere, sulla tastiera, la mano sinistra liberata dal compito di sostenere lo strumento.