//FESTIVITA’ PASQUALI: UNA TRADIZIONE “RICREATIVA”

FESTIVITA’ PASQUALI: UNA TRADIZIONE “RICREATIVA”

di | 2023-04-16T19:05:56+02:00 16-4-2023 19:05|Alboscuole|0 Commenti
Dopo alcuni mesi di scuola, senza interruzioni e senza pause didattiche, il momento più atteso per noi adolescenti sono le vacanze di Pasqua. La Pasqua é una celebrazione della speranza. Per i cristiani si festeggia la Resurrezione di Gesù. Ma moltissimi,  credenti o meno, vivono questa festività come un’occasione di riflessione e di rigenerazione. E noi adolescenti come passiamo le vacanze pasquali? Nella settima pasquale:
  • Il Giovedì santo la sera molti vanno in chiesa dove viene ricordata l’Ultima Cena di Gesù. Dopo celebrata la Messa come da tradizione in chiesa si fa la lavanda dei piedi La sera del giovedì rappresenta l’ultimo pasto consumato da Gesù prima della “passione”. Un modo molto particolare di commemorare queta ricorrenza a Napoli e provincia è quella di mangiare la famosa “zuppa di cozze.
  • Il Venerdì Santo, giorno della passione e la crocifissione di Gesù Cristo, a tradizione che segue la maggior parte di noi é di non mangiare la carne, ma il pesce. A sera si partecipa alla Via Crucis, in genere, organizzata per le strade del proprio paese.
  • Il Sabato santo è un giorno di silenzio e si attende l’annuncio della risurrezione di Gesù. Da tradizione si mangia il casatiello, molto atteso dopo il “digiuno” (o quasi) del giorno precedente.
Infine abbiamo la Domenica cioè Pasqua, è la festa cristiana che celebra la resurrezione di Cristo. Molti adolescenti trascorrono Pasqua andando a messa, a dare gli auguri agli zii, nonni, cugini, amici, ecc… Un modo particolare di festeggiare l’evento è il pranzo in famiglia. Innanzitutto,  vi è l’usanza di benedire i familiari con il ramoscello d’ulivo della Domenica delle Palme e con l’acqua benedetta durante la Messa pasquale. Ci sono vari modi di benedire: In alcune famiglie  è solo il  capofamiglia  a benedire gli altri componenti del nucleo familiare. In altre tutti i familiari si benedicono a vicenda. Oppure in alcune famiglie benedicono solamente i maschi della famiglia.
Poi vi sono piatti tipici per la sacra occasione: Cannelloni, Lasagna, Agnello o capretto, minestra “maritata” e carne “mbuttunata” (pezzo di carne con uova al suo interno cotta nel brodo), Pastiera.
Dopo pranzo si usa che a noi adolescenti, i familiari, come regalo ci danno dei soldi (‘’a mazzetta” più sostanziosa!) e si scartano le uova di Pasqua per vedere le sorprese all’interno. L’ultimo giorno dopo Pasqua (Lunedì in Albis) che si festeggia é la Pasquetta. E’ il giorno, per tradizione, riservato alla “gita fuori porta”. Alcuni vanno a casa in campagna, altri vanno a fare la scampagnata, chi va a fare la braciata e chi infine partecipa al pellegrinaggio alla Madonna dell’Arco come  fujenti. Per una passeggiata fuori dai propri paesi, la meta principale é  Napoli, dove ci si immerge nella folla napoletana, principalmente per andare a vedere i Quartieri Spagnoli dove c’é il murales di Maradona (quest’anno affollati come non mai per l’imminente vittoria dello scudetto da parte del Napoli) e di andare a mangiare la specialità che é la pizza a portafoglio.
Naturalmente tanti adolescenti, indifferenti rispetto alle tradizioni religiose,  la settimana pasquale hanno  preferito  passarla con gli amici, più o meno come i consueti fine settimana nei luoghi di ritrovo della “movida” aversana o dei propri paesi.

Michela D’Ambra e Eugenio Fiorillo (3^ C Afm)