L’8 marzo, in occasione della “
Giornata internazionale della donna”, i docenti del nostro Istituto sono stati invitati, nell’ambito della propria autonomia didattica, ad effettuare un approfondimento dei temi legati alla parità di genere e alla lotta alle discriminazioni. Il prof. Salvatore Giordano, docente di Italiano e Storia, ha proposto nelle classi 4^ e 5^ C la lettura di un commento ad un fatto di cronaca che ha suscitato molte discussioni: la sentenza di un giudice che ha ridotto la pena ad un uomo reo di femminicidio (Michele Castaldo, in carcere dal 2016 per aver strangolato a mani nude la compagna Olga Matei). La motivazione? “
La soverchiante tempesta emotiva e passionale” al momento del crimine.
La lettura di questo commento ha suscitato in ognuno di noi delle reazioni e dei pensieri molto toccanti e significativi, che per sensibilizzare i nostri lettori, ci piacerebbe condividere:
– MARIKA
“ Ridurre una pena in questo modo è assurdo sia per le motivazioni che il giudice ha dato, ma soprattutto ridurla ad una persona che non possiamo neanche definire uomo per quello che ha fatto. E’ mancare di rispetto a noi donne che lottiamo contro il femminicidio e la violenza.”
-PIETRO
“In alcuni casi può avvenire che l’assassino sia accecato dalla rabbia e dalla gelosia, e quindi non abbia la capacità di pensare lucidamente, ma questo non deve essere una giustificazione ad un fatto così grave.”
–
CARMINE
“L’amore non deve essere un possesso, ovvero non bisogna giustificare la violenza con la gelosia. Molti utilizzano la gelosia come una vera e propria protezione personale, essere troppo gelosi non giova, perché non bisogna privare il proprio partner della libertà.”
-VITTORIO
“La gelosia non può e non deve essere una forma di violenza, e non so davvero come può una motivazione del genere passare per lecita ed accettabile per diminuire così tanto la pena per un terribile atto criminoso”
-DOMENICO
“Penso che le donne non si debbano nemmeno sfiorare con un fiore, e spero che il rispetto per le donne riacquisti la dignità e non si abbassi mai a questi livelli”
-GIOVANNI
“Trovo che l’azione compiuta da Michele Castaldo sia tra quelle più ripugnanti che esistano. L’uomo dovrebbe proteggere la donna e non il contrario”
-RAFFAELE
“io penso che la violenza sulle donne non può essere giustificata, esistono molti modi per chiarirsi con le persone ma la violenza non è uno di questi.”
-IVANA
“Non è possibile giustificare nessuno, per nessuna motivazione, tantomeno per eccesso di gelosia, quando si commette un omicidio. Penso che sia soprattutto colpa del giudice, con tutto il rispetto per il suo lavoro, ma ha diminuito non solo gli anni di pena all’assassino, ma ha sminuito dei concetti per cui le donne combattono da anni: l’emancipazione, il rispetto e l’uguaglianza.”
-MARTINA
“Ci sono state lotte infinite contro la violenza sulle donne, infinite come le vittime che ci sono state. Non è neanche minimamente giusto pensare di poter giustificare un atto di violenza o un omicidio per via della gelosia. Nonostante ciò, ancora una volta con la diminuzione di pena, sono stati buttati all’aria anni ed anni di lotte e conflitti per l’uguaglianza. La legge dovrebbe tutelarci e far si che il mondo sia un po’ più giusto.”
-SALVATORE
“In Italia facciamo come i gamberi, invece di far rispettare le leggi e renderle più severe, torniamo indietro, e concediamo uno sconto di pena solo perché l’imputato ha dichiarato di aver avuto una reazione emotiva eccessiva per colpa della gelosia. A parer mio questa persona meriterebbe l’ergastolo.”
-NEHA
“ La violenza e l’abuso possono accadere a chiunque, tuttavia il problema è spesso trascurato, scusato e negato. La violenza in nome dell’amore non è giustificabile. Cos’ha a che fare l’amore con l’abuso?”
-ANNA
“La giustizia dovrebbe tutelare ognuno di noi, e invece sembra quasi schierarsi dalla parte degli “ingiusti”, di coloro che commettono reati e crimini. L’omicidio non può e non deve essere giustificato da un turbamento incontrollato scatenato dalla gelosia. Ciò diventa pericoloso perché non farebbe altro che discolpare le violenze che verranno. Il giudice sembra essersi immedesimato nelle vesti dell’uomo “ferito e geloso”, non tenendo conto che al posto della donna strangolata avrebbe potuto esserci una sua figlia o persona a lui cara.”
-RENATO
“Ma davvero una cosa del genere, un sentimento come la gelosia può giustificare qualsiasi atto di violenza, perché ritenuto “incontrollato” e “scatenato”? Allora a questo punto tutti possono mascherare i loro crimini con la faccia della gelosia, rendendo così la giustizia e le sentenze una barzelletta.” –
-ALESSANDRO
“Personalmente ritengo gravissimo il fatto che nel 2019 una sentenza di un tribunale consideri la gelosia come un’attenuante. E’ come se si giustificasse il terribile gesto commesso. A questo punto mi verrebbe da chiedere se una tempesta emotiva scatenata da questa sentenza possa considerarsi anch’essa un’attenuante. Tutto ciò è paradossale; le sentenze vanno rispettate, ovviamente, ma anche le sentenze dovrebbero rispettarci.”
– TERESA
“Non ci può essere nessuna giustificazione davanti ad un omicidio del genere, figuriamoci la gelosia. Gelosia non è amore, è credersi in un certo senso superiore. Amore è rispetto reciproco, e non credo che per rispetto reciproco s’intenda uccidere. Purtroppo il fatto appena letto non è l’unico e credo bisogni avere il coraggio di denunciare sin da subito e allontanarsi da questa specie di “uomini”. La gelosia in una coppia può pure esserci, ma con dei limiti”
A cura di
MARTINA MAURIELLO e IVANA PISANO
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