//“Due è meglio di uno!!!”

“Due è meglio di uno!!!”

di | 2018-12-11T10:12:37+01:00 10-12-2018 22:43|Alboscuole|0 Commenti
di Giandomenico Manfredi –  (classe 3^A) Nella banlieu di Créteil, a sud-est di Parigi, l’insieme delle etnie e delle differenti confessioni religiose ha numeri ben sopra la media. Al liceo Léon Blum, in particolare, c’è una classe multiculturale litigiosa e indisciplinata che crea problemi al preside e al corpo docente. Solo la professoressa di storia, Anne Gueguen, pare essere in grado di farsi ascoltare da quei ragazzi. Non solo, contro il parere di tutti, inizialmente scoraggiata dagli studenti stessi, la Gueguen sceglie proprio la Seconda “disastrosa”, anziché la gemella “europea” e più disciplinata, per partecipare al concorso nazionale della Resistenza e della Deportazione. L’incontro con la memoria della Shoah avrà un impatto indelebile sulla vita e sul comportamento dei ragazzi della banlieu. Quello che la professoressa insegna con successo, attraverso questo concorso, è: il senso del dovere,  trovare le proprie parole per esprimere il proprio pensiero e non cadere nella trappola terribile del silenzio-assenso; ancora: frenare l’utilizzo di parole, non solo quelle irrispettose e inaccettabili, opponendo loro un silenzioso rispetto. Con difficoltà i ragazzi e la professoressa riusciranno a  superare il concorso ed arrivare primi. Il film è stato semplice e, allo stesso tempo, intenso. Mentre ascoltavamo e guardavamo increduli tutto ciò che succedeva, le emozioni che scaturivano da ogni scena erano tante. I momenti che mi hanno colpito sono stati i seguenti:
  • i ragazzi durante l’ora con la supplente della professoressa Gueguen hanno creato subbuglio, questo è un segno di paura nei confronti dell’adulto. Può essere paragonato all’abbaiare dei cani difronte all’ignoto. Di conseguenza, pensando di sentirsi “più forti, più importanti del professore ,dimostrano un senso di paura e anche di inferiorità nei confronti dell’adulto;
  • la discriminazione che si evince dalle continue parole scurrili che gli studenti attribuiscono ai propri compagni di classe; oppure da una scena, che ripensandoci mi ha lasciato seriamente spiazzato:“Una signora anziana entra nell’autobus e di conseguenza, data l’età avanzata di questa, una ragazza di colore le cede il proprio posto. Inizialmente l’anziana signora finge di non aver sentito, poi se ne va in un altro punto del pullman, il più distante possibile dalla ragazza, probabilmente musulmana.”;
  • l’ultima scena in cui la classe Seconda vince e si classifica prima per il migliore lavoro. Mi ha suscitato veramente tante emozioni. È stato incredibile vedere il volto felice degli alunni di una classe, inizialmente, definita la peggiore, che poi si riscatta e dimostra a tutti di essere capace e in gamba.
Ovviamente, soprattutto per le prime due scene, i sentimenti non sono stati poi così positivi. Durante la seconda considerazione elencata penso proprio di aver provato un leggero ribrezzo. Credo che la professoressa Gueguen sia stata davvero un’ ottima insegnante in virtù di ciò che lei stessa dice nel film “ho più fiducia io in voi che voi in voi stessi”. È una bellissima frase e ci può, anzi no, ci deve far riflettere. Con  tale espressione la professoressa stimola, incita, esorta i ragazzi a mettersi in gioco e non pensare sempre di scamparla con la frase “non sono capace!”. Non è vero, forse da soli si possono riscontrare delle difficoltà, insieme si riesce sempre. Ciò che ho detto lo si può paragonare a un puzzle in cui ogni alunno è un tassello, da solo può ben poco,ma con tutti gli altri pezzi nel giusto ordine e con armonia  si può fare tanto altro.  D’altronde: “Due è meglio di uno!!!” – “UNA VOLTA NELLA VITA” Regia di Marie-Castille Mention-Schaar. Un film con Ariane Ascaride, Ahmed Dramè, Noémie Merlant. Titolo originale: Les héritiers. Genere  Drammatico Francia 2014, durata 105 minuti.