di Gabriele Guerrieri –
Con alle spalle una stagione cinematografica così ricca di lungometraggi capaci di dimostrare che il cinema italiano ha ancora tanto da offrire al pubblico, nazionale e non, pronosticare chi si sarebbe aggiudicato il sempre più ambito Oscar Italiano risultava quantomeno arduo.
A dominare la serata è, comunque, stato il favorito della vigilia, il crudo e magnifico
Dogman di
Matteo Garrone, la pellicola ispirata alla storia del Canaro della Magliana che porta a casa nove statuette (su quindici candidature) tra cui quelle per miglior film, fotografia, attore non protagonista (
Edoardo Pesce) e sceneggiatura originale. A bocca asciutta resta, però, il protagonista del film
Marcello Fonte che, come ricorda Garrone nel ritirare il premio per miglior regia, ‘ha vinto tutti i premi finora ma nulla stasera’. A soffiargli la statuetta dalle mani l’intenso
Alessandro Borghi che, con le lacrime agli occhi, nel suo discorso sottolinea: ‘
Questo premio è di Stefano Cucchi, lo dedico agli esseri umani e all’importanza di essere considerati tali a prescindere da tutto’. Borgi ha ,infatti, interpretato il giovane romano, i cui tragici ultimi giorni di vita sono raccontati nel film Netflix
Sulla mia pelle che si aggiudica tre altri riconoscimenti: miglior regista esordiente, miglior produttore e il
David Giovani votato da seimila ragazzi nelle scuole.
Emozione sul palco per la migliore attrice protagonista, un’incredula
Elena Sofia Ricci (Veronica Lario nella pellicola incentrata sulla vita di Silvio Berlusconi
Loro di
Paolo Sorrentino) che ringrazia il marito, la co-star
Toni Servillo, il regista che l’ha scelta e dedica il premio alle sue figlie augurando loro “di poter vivere della vostra passione come me”.
Standing ovation e
David speciale per il maestro dell’horror
Dario Argento che puntualizza, non senza una vena polemica:
“Questa è la prima volta in quarant’anni di cinema, grazie”.
Premio speciale anche per un’altra eccellenza italiana, la scenografa premio oscar
Francesca Lo Schiavo, e per una star internazionale, un’elegantissima
Uma Thurman.
David alla carriera per l’eccentrico e geniale regista
Tim Burton. “Io non so l’italiano ma parlo con le mani, per me è un onore essere qui. Vorrei che la gente fosse così carina con me anche nel mio Paese”. Il papà di
Edward mani di forbice è visibilmente commosso e senza parole: uno dei momenti migliori della serata.
Il miglior film straniero è
Roma di
Alfonso Cuaròn, che nel ritirare la statuetta rivela: “Mi avete fatto sentire ancora più vicino il cinema italiano che amo profondamente”.
Due soli premi (miglior canzone e sceneggiatura non originale), infine, per
Chiamami col tuo nome, il capolavoro di
Luca Guadagnino, il regista che, a fronte di uno strepitoso successo internazionale, continua ad essere (quasi) snobbato dalla sua Italia.
Nota di demerito allo show nel suo complesso che, salvo l’esibizione di
Andrea Bocelli, risulta piatto raffazzonato con tempi morti e sketch comici non troppo riusciti. Da
Carlo Conti e una prima serata di Rai1 ci aspetteremmo di meglio.
Di seguito la lista di tutti i vincitori:
Miglior film –
Dogman
Miglior regia –
Matteo Garrone,
Dogman
Miglior attore –
Alessandro Borghi,
Sulla mia pelle
Miglior attrice –
Elena Sofia Ricci,
Loro
Miglior attore non protagonista –
Edoardo Pesce,
Dogman
Miglior attrice non protagonista –
Marina Confalone, Il vizio
della speranza
Miglior regista esordiente –
Alessio Cremonini,
Sulla mia pelle
Miglior sceneggiatura originale –
Dogman
Miglior sceneggiatura non originale –
Chiamami col tuo nome
Miglior montaggio –
Dogman
Miglior fotografia –
Dogman
Miglior scenografia –
Dogman
Migliori costumi –
Capri Revolution
Miglior trucco –
Dogman
Migliori acconciature –
Loro
Miglior musicista –
Sascha Ring e
Philipp Thimm,
Capri Revolution
Miglior canzone originale –
Sufjan Stevens,
Mistery of Love
(Chiamami col tuo nome)
Miglior suono –
Dogman
Miglior film straniero –
Roma
Migliori effetti visivi –
Il ragazzo invisibile – Seconda generazione
Miglior documentario –
Santiago, Italia di
Nanni Moretti
Miglior cortometraggio –
Frontiera
Miglior produttore –
Sulla mia pelle
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