//DIRITTO AL NOME

DIRITTO AL NOME

di | 2019-11-29T19:54:56+01:00 29-11-2019 19:54|Alboscuole|0 Commenti
di CLAUDIA BALLETTI E ALUNNI DELLE CLASSI II A E II C – I.C. KING CL – PLESSO “M. ABBATE” // Il 20 Novembre si è festeggiato il trentesimo anniversario dalla stesura della Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia. Come ogni anno, attività di vario tipo sono organizzate al fine di riflettere e far riflettere sull’importanza che tale Convenzione ha avuto nel mondo della tutela dell’infanzia. Anche le scuole, nella loro qualità di agenzie educative, si sono mobilitate programmando attività diverse adeguate alla platea degli studenti ai quali si rivolgono, finalizzate alla conoscenza dei diritti riconosciuti e garantiti dalla Convenzione. Anche l’Istituto Comprensivo “M. L. King” di Caltanissetta, diretto dalla Preside Rosa Cartella, ha organizzato  al suo interno attività dedicate alla giornata. In particolare gli alunni delle classi 2° A e 2° C del plesso “M. Abbate” guidati dagli insegnanti Claudia Balletti, Maria Assunta La Paglia, Maria Catena Lo Monaco, Salvatore Siina, Biagia Tumminelli e Deborah Cucchiara, hanno trattato il Diritto al nome previsto dagli artt. 7 e 8 della Convenzione. In un primo momento  i bambini in circle time sono stati condotti, attraverso domande guidate, ad un’analisi del significato del termine “diritto” ed in particolare sul significato del “diritto al nome”. Meravigliose le risposte fornite dagli studenti come: “Il nome serve per essere chiamati alla nascita” (Lucia), “Senza un nome non si sa a chi si riferiscono se a te o ad un’altra persona” (Elena), “ E poi….senza un nome come ti chiamano gli amici?” (Francesco), “Ognuno di noi deve avere un nome” (Ginevra), “Senza un nome non sei nessuno” (Erica). Ancora, per poter iniziare a riflettere sul diritto all’identità, è stato chiesto ai bambini se sapessero l’origine dei loro nomi, chi gli e lo aveva dato e quando; anche in questo caso sono state date risposte ricche di spunti di discussione e di successivo approfondimento, come:“ E’ il nome di mio nonno e non lo cambierei”( Giovanni), “Perché i miei genitori mi hanno desiderata” ( Desiree’e), “ Non lo cambierei perché ormai è il mio nome” (Ginevra). Successivamente sono stati spiegati, in modo semplice, gli adempimenti burocratici necessari che ogni genitori deve compiere al momento della nascita di un bimbo e come questo sia un obbligo per poter  procedere alla registrazione del bimbo. L’ufficio anagrafe provvederà ad annotare i primi ma indispensabili dati quali: nome, cognome, data e luogo di nascita, sesso del nuovo arrivato. Da questo momento questi elementi accompagneranno la persona per tutta la sua vita e saranno riportati, insieme ad altri dati, in un documento chiamato carta d’identità rilasciato da un ufficio pubblico: il Comune. A questo punto i bambini hanno dato realizzato con carta, forbici e colla la propria carta d’identità alla quale, infine, è stata apposta la propria foto. Il percorso troverà un suo proseguo nell’attività di storia dedicata alla ricostruzione attraverso le fonti della propria storia personale.