| Il 5 Maggio, noi allievi della seconda C del Liceo Scientifico dell’I.S. “Nifo”, accompagnati dalle professoresse Rosa Ciriello e Maria Rosaria Tartaglia, ci siamo recati, con enorme entusiasmo, presso la sede della cooperativa sociale di Maiano “Al di là dei sogni”. |
| La visita è stata proposta come conclusione del PON “La parola potenziata” a cui quasi tutta la classe ha partecipato. Abbiamo ricevuto, non appena entrati, un’accoglienza emozionante: ci è stato spiegato, infatti, come una persona, nonostante conviva con diverse difficoltà, abbia la possibilità di riprendersi e di inserirsi di nuovo società, risultando, in tal modo, un esempio per tutti coloro che pensano di trovarsi, oramai, nell’abisso più tetro. |
| Numerosi, a tal proposito, sono stati gli interventi dei ragazzi che hanno evidenziato come il pregiudizio sia frutto dell’ignoranza causata da alcuni dei punti più deboli della società in cui viviamo. Successivamente, abbiamo avuto l’occasione di osservare attentamente i vari animali che vengono mantenuti, in maniera a dir poco ottimale, da tutti coloro che alloggiano nella struttura. Tra le varie esplorazioni, abbiamo sorprendentemente notato anche la presenza di un luogo all’aperto ove vige la sinergia tra le varie piante, che, dunque, collaborano in maniera unanime per il comune sostenimento. |
| Infine, avvicinatasi l’ora del pranzo, abbiamo avuto l’occasione di visitare il locale ove sono conservati tutti i prodotti artigianali che vengono preparati accuratamente dagli ospiti della struttura. Numerose le considerazioni da parte di tutti i ragazzi della classe che, con grande gioia, hanno ritenuto quest’incontro una vera e propria esperienza significativa che dovrebbe essere d’insegnamento per tutti, nessuno escluso! |
| Quando ci è stato chiesto di partecipare a questa uscita, abbiamo affrontato la questione con molta superficialità. Insomma, pensavamo si trattasse soltanto di una comune passeggiata alla scoperta del nostro territorio e nulla di più; in noi era vivo soprattutto il pensiero di saltare la scuola! Ma poi? Ci siamo ritrovati di fronte uomini e donne, che hanno dedicato lavoro, fatica, idee e sperimentato il valore della collaborazione per creare un piccolo mondo, pronto ad accogliere chi di solito non ha l’onore di essere accolto, e chi, come noi, non sapeva nemmeno cosa fosse la cooperativa “Al di là dei sogni” e cosa significasse vivere al di là dei sogni. |
| A quel punto abbiamo iniziato a pensare che oggi noi ragazzi non abbiamo più l’opportunità di sognare: tutto ci è dovuto, tutto ci è concesso. Il processo di fraintendimento del senso della vita è inarrestabile e noi tutti corriamo travolti da una strana dispersione, per poi andare dove? |
| Le strade sarebbero due: accorgersi di stare sprecando la nostra opportunità di vita e tornare indietro, o continuare, spediti, per essere confortati dalle illusioni invece di essere guidati dai sogni. Durante la visita abbiamo donato una parola da noi scelta che è stata incisa su una mattonella realizzata dal Liceo artistico. |
| La parola è Resilienza, parola nuova per noi e sicuramente adatta a rappresentare al meglio il lavoro che viene svolto dai membri della cooperativa; parola che noi abbiamo voluto rendere viva ed operante, perché le parole hanno un senso se diventano azione. |
| In cambio abbiamo ricevuto il nome di un nostro concittadino, Alberto Varone, un uomo, una vittima, di cui non conoscevamo neanche la storia. La cooperativa, infatti, sorge su un territorio confiscato alla camorra, è dedicata a quest’uomo e celebra la libertà e l’onesta di chi fa certe scelte e non si piega. Come diceva Giovanni Falcone “La mafia uccide, ma anche il silenzio; c’è solo una sottile differenza tra le due cose: chi cammina a testa alta muore soltanto una volta, chi tace e piega la testa muore ogni volta che lo fa”. Le nostre parole sono diventate potenti e ci auguriamo di vivere guidati dai sogni, e, se possibile, anche al di là dei sogni! |
di Angelica Romano e Davide Santin – 2^C –
