//Dal Neclassicismo al Fascismo – Andria

Dal Neclassicismo al Fascismo – Andria

di | 2022-03-24T10:14:44+01:00 24-3-2022 10:14|Alboscuole|0 Commenti
Di Marco Ariani Piciallo – classe III sez. C Giovedì 10 marzo 2022, noi alunni della classe III C, accompagnati dai nostri docenti e con la presenza di una guida turistica, abbiamo fatto un’uscita didattica per le strade storiche di Andria. La nostra uscita didattica si è focalizzata sulle costruzioni e sulla storia di Andria dal Neoclassicismo al periodo fascista. Abbiamo iniziato il percorso ammirando Palazzo Marchio, un palazzo situato in Corso Cavour, che si estende per quasi un isolato che mostra uno stile architettonico definito eclettico o Liberty. Il conte Marchio, con altri due cittadini andriesi, fondò il partito fascista andriese. Andria era dominata principalmente da due famiglie: Ceci e Spagnoletti a cui poi si aggiunse la famiglia Sgarra e poi altre tra cui appunto la famiglia Marchio. Continuando la visita lungo Corso Cavour abbiamo visto uno tra i primi cinema di Andria: il Cinema Astra. Questo cinema/teatro, inizialmente si chiamava “Sala Eden” perché andare al cinema era associato all’idea di qualcosa di piacevole tanto quanto il giardino paradisiaco dell’Eden. Continuando su Corso Cavour e superando Porta Castello siamo giunti nella Piazza Vittorio Emanuele II, nota come Piazza Catuma, chiamata così per la presenza di catacombe nell’area sotterranea. Piazza Catuma è stata ed è ancora oggi il centro della vita cittadina. Intorno alla piazza si affacciavano i luoghi di potere di Andria: il Vescovado, il Palazzo Ducale e il Palazzo del Governatore. In questa piazza si tenevano tutte le manifestazioni, le grandi fiere, le feste patronali e per gli spettacoli all’aperto veniva montata una cassa armonica per far sì che la gente ascoltasse le esibizioni di piccole bande. Abbiamo potuto fare un salto nel tempo poiché la nostra guida ci ha raccontato della vita andriese nei primi anni del Novecento. Le occasioni di incontro erano scandite dagli eventi cittadini come ad esempio la festa padronale o le fiere. In quelle occasioni si frequentavano i bar della città che all’epoca si chiamavano caffè. Rinomatissimo era il Caffè Chantant situato in Corso Cavour ed era occasione speciale consumare il “Mezzo Pezzo” (una specie di cassata), durante la festa patronale di San Riccardo. Vi erano anche altri caffè come il Caffè Minerva e il Caffè Carbutti. Le occasioni di incontro durante la festa patronale non si esaurivano solo alla passeggiata in Piazza Catuma (chiamata anche Piazza Vittorio Emanuele II) ma si frequentava anche la zona dello “Steccato” dove vi era un ippodromo e che oggi corrisponde alla Villa Comunale. Lo stadio, di progettazione fascista, si trova ubicato all’interno della villa comunale e ha come ingresso una grande lettera M che identificava Mussolini. Infatti nel 1912 giunse ad Andria il capo fascista Benito Mussolini e visitò “Casa del Popolo per la Lega dei Contadini” e molti quartieri delle grotte e definì la nostra città come “Leonessa Rossa del Mezzogiorno”. Il partito fascista fu fondato da tre esponenti: Marchio, Terlizzi e Paparusso. In questo periodo fu creata una scuola di addestramento per i giovani: la GIL (Gioventù Italiana del Littorio), venne eretto il mercato comunale vicino alla chiesa di Sant’Agostino, venne abbattuto il convento delle Benedettine, venne realizzato da Pasquale Cafaro il Monumento ai Caduti per onorare gli ottocento andriesi caduti nel I Conflitto mondiale. La nostra scuola media “P. N. Vaccina” è l’edificio ex-GIL costruito da Pasquale Cafaro che durante il fascismo ospitava la sede dell’organizzazione “Gioventù Italiana del Littorio”. Questa uscita didattica è stata davvero un’esperienza entusiasmante poiché siamo venuti a conoscenza di molte notizie curiose sulla storia della nostra città.