In occasione della assemblea di istituto del 30 novembre scorso, tanti sono stati gli ex alunni ospitati dal nostro liceo perché tenessero delle piccole lezioni condivise riguardo ai loro studi successivi, raccontando anche la loro esperienza post liceale in ambito universitario e lavorativo.
Fra questi, il dott. Sabino Ciavarella, di Noicattaro: diplomatosi presso il liceo “D. Morea” nel 1999, ha poi conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia, con specializzazione in Oncologia medica. Attualmente lavora come ricercatore presso l’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari. La lezione si è svolta davanti ad una platea mista di studenti aspiranti medici di IV e V liceo classico e scientifico, nonché di fronte alla sua ex professoressa di Scienze, la docente Margherita Lasorella, che ha presentato ed introdotto il suo ex alunno e poi, piena di legittimo orgoglio, lo ha ascoltato sino alla fine. Essa si è incentrata proprio sull’importanza della ricerca contro il cancro, come metodo per conoscerne le cause, passaggio preliminare per giungere alla formulazione di una cura: per questo motivo alla parola “ricerca” viene sempre associato lo sviluppo. Un mondo assai competitivo quello della ricerca internazionale, in cui c’è sempre da combattere contro tempo, ansia, burocrazia, nonché povero di soddisfazioni economiche, ma ricco ed importante sul piano umano, tale da consentire la piena soddisfazione delle proprie curiosità.
Inoltre, all’interno della narrazione dei diversi compiti affidati ad un ricercatore, non sono mancati alcuni utili consigli per il futuro di noi giovani liceali e un importante incoraggiamento: confidare nella nostra formazione, che non presenta alcuna controindicazione per chi volesse seguire una carriera scientifica, e che in tutto il mondo ci è invidiata, non perdersi mai d’animo di fronte alle carenze del sistema Italia nel campo del collegamento tra impresa e università, cercare, creare contatti per trovare risposte: oggi è facile e possibile in un attimo.
Una lezione, insomma, di approfondimento scientifico ma anche di orientamento e di vita.
Del resto, a detta dello stesso dott. Ciavarella, l’importante è non perdere mai la propria curiosità, che si traduce in passione e, quindi, capacità di affrontare al meglio
gli studi e, in seguito, il lavoro.
ROSSELLA DAMIANO, V A LC
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