Di Davide Giovanni Carrara
COVID 19 – EPIDEMIOLOGIA – FACCIAMO UN PO’ D’ORDINE
Nelle ultime settimane una pandemia globale si è scagliata sull’intero genere umano, prendendo il sopravvento sul nostro pianeta. Ha reso amara e difficile la vita quotidiana di ognuno di noi, ha contagiato centinaia di migliaia di persone, ne ha uccise a migliaia e ha mandato in crisi il sistema sanitario di molti paesi ponendo i medici nelle condizioni di decidere chi salvare e chi no. Per motivi di sicurezza, e soprattutto per la nostra protezione, siamo stati limitati nelle nostre libertà; i nostri movimenti sono maggiormente controllati, ci è stato chiesto di non abbracciare i nostri amici e famigliari, ci è impedito di dare l’ultimo saluto ai nostri cari, quelli che stiamo perdendo come se nulla fosse, come se fosse normale morire così di questi tempi…
Probabilmente i nostri figli leggeranno di questi tristi momenti nei libri di scuola e un simile evento passerà alla storia.
È proprio nel momento in cui si manifesta un evento tanto impattante, con numeri potenzialmente pericolosi per l’incolumità di tutti noi, che nella mente delle persone si innescano dinamiche psicologiche ed emotive irrazionali che possono risultare deleterie per l’equilibrio psico-attitudinale dell’individuo. Quando i comportamenti che scaturiscono da questi meccanismi vengono adottati in maniera comune da più individui costituenti un unico gruppo organico si parla di “psicosi di massa”. In simili circostanze, le masse risultano altamente influenzabili dai mass media e da tutte le informazioni “giuste o sbagliate, confutate o meno, razionali o irrazionali” che esse ricevono. È importante quindi indirizzare la massa nella direzione giusta, in una direzione cosciente, attraverso la cultura, la conoscenza, l’insegnamento e l’educazione al problema. Si rende altresì indispensabile sconfiggere l’ignoranza (a volte manifestata anche da figure istituzionali di primo piano) relativa a questo problema, dato che proprio essa rende un gruppo tendenzialmente più suscettibile ed esposto alla cattiva informazione. Per farlo, è utile anzitutto concentrarsi sui canali istituzionali, come portali governativi o siti web di enti pubblici.!
Segue un’infarinatura generale delle conoscenze mediche e scientifiche che medici e ricercatori sono riusciti ad elaborare fino ad ora. La buona informazione, la conoscenza e il sapere possono sconfiggere la maggior parte dei problemi del mondo. Buona lettura!
I VIRUS IN BIOLOGIA I virus sono i più piccoli tra i soggetti della biologia, anche se gli studiosi non sono certi che possano essere inclusi tra i “veri viventi”. Per la loro struttura estremamente semplice e le dimensioni minuscole sono stati scoperti solo alla fine del diciannovesimo secolo. Le loro dimensioni vanno dai 28 ai 200 nanometri (miliardesimi di metro), di conseguenza sono visibili solo al microscopio elettronico. Un virus non è un organismo vivente: è una molecola proteica (DNA o RNA) coperta da uno strato protettivo di lipidi che, se assorbita dalle cellule delle mucose (es. muscose oculari/nasali/orali) ne modifica il codice genetico, convertendo le cellule attaccate in cellule dannose ed aggressive (che si moltiplicheranno a loro volta replicando il codice genetico del virus). Poiché il virus non è un organismo vivente ma una molecola proteica, la sua condizione d’esistenza sta nell’essere parassita di un ospite. Senza ospite il virus non può vivere (il nostro isolamento comporta una “autoestinzione” del virus), il virus quindi non viene da noi ucciso, ma decade in modo naturale in assenza di un ospite. I virus non sono dunque in grado di riprodursi da soli, vengono anche chiamati, per questo motivo, “parassiti obbligati”. Il tempo che il virus impiega a decadere (non a decedere in quanto organismo abiotico) dipende da molteplici fattori, i principali sono: la temperatura ambiente, l’umidità dell’aria, la luminosità e il tipo di materiale sul quale il virus si trova (e dalla sua temperatura).
La resistenza sui diversi materiali, per quanto concerne COVID19 è la seguente: (h=ore)
– RAME Abbattimento completo >4h (dimezzamento capacità infettiva dopo <2h);
– CARTONE Abbattimento completo 24h (dimezzamento capacità infettiva dopo 5h);
– ACCIAIO INOSSIDABILE Abbattimento completo 48h (dimezzamento capacità infettiva 6h);
– PLASTICA Abbattimento completo 72h (dimezzamento capacità infettiva 7h);
[Fonte: Magazine “Medical Facts di Roberto Burioni”].
Nonostante i virus non siano dotati di un’intelligenza propria, per fronteggiare il problema della sopravvivenza della specie nel corso dei millenni, si sono evoluti sviluppando una tecnica che permette loro di riuscire a sopravvivere nonostante il loro “rapido” decadimento in un ambiente privo di ospiti: l’incubazione (ovvero quel periodo di tempo che intercorre tra l’esposizione ad un agente infettivo e il manifestarsi dei sintomi della malattia). Questa azione consiste nell’infettare un ospite (che è da considerarsi contagiato a tutti gli effetti) senza che lo stesso manifesti una sintomatologia evidente. Uno stato di quiescenza del virus, dove i sintomi della malattia sono pressoché inesistenti nella persona infetta (non visibili e non percettibili se non attraverso esami/accertamenti clinici). La stessa persona diventa vettore di infezione per tutte le altre persone, nonostante non si renda conto di essere infetto. In questo modo il virus riesce a sopravvivere anche negli anni senza porre mai fine alla sua specie. Con la costante disponibilità di un ospite, per il virus è impossibile decadere.
Il periodo di incubazione del virus COVID19 può variare da 14 a 26 giorni circa.
IL VIRUS COVID 19 (CORONA VIRUS) Il virus COVID19 entra nella cellula alveolare dei polmoni attraverso il recettore ECAII. Legandosi al recettore lo sovraesprime e uccide la cellula alveolare, con tutte le conseguenze che ne derivano. Le uniche vie d’ingresso sono dunque le mucose del corpo (principalmente vie aeree o canali uditivi/oculari). Il virus non passa attraverso la pelle sana.
Dal punto di vista anatomico gli uomini possiedono un numero di recettori superiore rispetto a quello delle donne, gli asiatici ne posseggono più rispetto ai caucasici (noi) e gli individui che assumono farmaci antiipertensivi (come gli anti-ECA e in particolare gli anti-ECAII) ne posseggono di più in assoluto. Maggiore è il numero di recettori posseduti maggiore sarà il numero di recettori mandati in sovraespressione dal virus, che reagiranno quindi in maniera importante causando un’infezione più grave.
Tra i pazienti di giovane età, molti dei casi più gravi sono stati riscontrati in coloro che hanno assunto antinfiammatori (soprattutto ibuprofene) nelle fasi iniziali della malattia (durante il periodo asintomatico di incubazione del virus o nei primi giorni dopo alla comparsa dei primi sintomi).
[Fonte: Ministero della Salute].
Dal punto di vista strutturale il virus COD19 è molto fragile, l’unica cosa che gli permette di proteggersi è un sottile strato esterno di grasso che con qualsiasi sapone o detergente (meglio ancora disinfettante come Amuchina) è possibile rompere e sciogliere. Dissolvendo lo strato di grasso la molecola proteica si disperde e si scompone da sola (ecco spiegato perché bisogna lavarsi bene le mani strofinando tanto per almeno 20 secondi). Anche il calore contribuisce notevolmente allo scioglimento dello strato lipidico grazie all’azione ammorbidente che svolge su di esso: per lavarsi mani, vestiti e tutto il resto è consigliabile utilizzare acqua di temperatura superiore a 25°C (inoltre la produzione di schiuma con sapone è superiore se utilizziamo acqua calda rispetto all’impiego di acqua fredda).
CONSIGLI PRATICI PER IL CONTENIMENTO DELLA CRISI EPIDEMIOLOGICA “COVID19”
PRODOTTI UTILI:
- L’alcool o qualsiasi miscela/soluzione contenente alcool in proporzione superiore al 65% è in grado di scomporre qualsiasi tipo di grasso, in particolare lo strato lipidico esterno protettivo del virus;
- Qualsiasi miscela proporzionata 1:5 rispettivamente candeggina e acqua dissolve la proteina covid19, scomponendola direttamente dall’interno;
- L’acqua ossigenata è di grande aiuto (dopo sapone, alcool e cloro) in quanto contiene il perossido (che, se usato in forma pura, dissolve la proteina del virus). Ricordo però che usarlo in forma pura sulla pelle è dannoso;
- Per disinfettare il cavo orale, è bene utilizzare collutori composti per il 65% da alcol;
- Antivirali naturali da assumere per via orale (preferibilmente in infusione) possono essere aglio, zenzero, propoli, cannella, curcuma, frutta con vitamina c, menta, melissa, timo, rosmarino, origano, Uncaria tomentosa;
- Estratti naturali ed essenze aromatiche con proprietà antivirali (da assumere per via olfattiva, mettendo delle gocce su un fazzoletto di stoffa e portandolo al naso 10 minuti per 3 volte al giorno) sono olio di lavanda, olio di cannella, tea tree oil;
- La luce ultravioletto, sottoforma di raggi UV, irradiata in modo diretto su un oggetto infetto rompe nell’immediatezza la proteina del virus (è usata anche nei laboratori chimici per disinfettare vari oggetti, nel nostro caso è perfetta per disinfettare e riutilizzare una mascherina FFP2/FFP3). Attenzione e cautela nel suo utilizzo perché scompone il collagene (proteina epiteliale) della nostra pelle causando rughe e, talvolta, il cancro alla pelle.
PRODOTTI INUTILI:
- NON sono utili battericidi e antibiotici, in quanto il virus non è un organismo vivente come ad esempio lo sono i batteri. Non si può distruggere con antibiotici ciò che non è vivo (abiotico). Lo stesso discorso vale nel caso di antibiotici naturali (come ad esempio le cipolle);
- NON è utile la vodka (la più forte in commercio ha un volume di alcol pari a 40%, come precedentemente detto necessitiamo minimo del 65%);
- NON è utile l’aceto, perché non è in grado di sciogliere lo strato protettivo lipide.
COMPORTAMENTI UTILI (OLTRE A QUELLI STRA-RIPETUTI COME LAVARSI LE MANI, 2 METRI DISTANZA ETC.):
- Tenere le unghie corte in modo che il virus non vi si possa annidare;
- Umidificare le mani secche perché le molecole di COVID19 possono nascondersi nelle microrughe o nei piccoli tagli (usare una crema idratante densa);
- Assicurarsi che la propria bocca e la propria gola restino sempre umide e mai asciutte. Bere qualche sorso d’acqua almeno ogni 15 minuti. Il coronavirus può essere presente asintomaticamente per molti giorni nella nostra bocca, ma se l’acqua o altri liquidi lo spazzano via attraverso l’esofago, una volta giunto nello stomaco i succhi gastrici (acidi) lo elimineranno;
- NON scuotere mai abiti, lenzuola o altri indumenti. Il virus presente su una superficie impiega del tempo per decadere (vedi tempistiche sopra riportate). Se scuoti qualcosa o se usi lo spolverino, le molecole del virus galleggeranno nell’aria per un massimo di 3 ore (sono molto leggere) con potenzialità di depositarsi sopra al tuo naso/bocca/occhi o sopra naso/bocca/occhi delle persone che frequenteranno quell’ambiente nelle 3 ore successive;
- Le molecole virali attive rimangono molto stabili nell’ambiente freddo (esterno o artificiale creato da condizionatori di case e automobili);
- Il virus necessita di umidità e oscurità per rimanere stabile. Mantieni gli ambienti deumidificati, asciutti, ventilati, caldi e luminosi (degraderanno il virus più rapidamente).
FARMACI (SEMPRE DOPO IL CONSULTO CON UN MEDICO!):
- Per individui sintomatici (sempre dopo aver chiamato il 112 o il 1500 per comunicare la sintomatologia e dopo essersi consultati con il proprio medico di base) è consigliabile assumere esclusivamente paracetamolo;
- Evitare l’assunzione dei seguenti farmaci in quanto favoriscono forme più gravi e inducono a quadri clinici più seri e complessi (ovviamente la prescrizione medica ha sempre la precedenza). In generale antiinfiammatorii, aspirina per febbre/sintomi di influenza, In generale analgesici contenenti Tramadol, Naprossene (include Antalgin, Naprosin, Lundiran, Momen), Dexketoprofene (include Enantyum, Adolquir, Ketesse, Quiralam e Zaldiar), Motrin, Advil, Voltarene (diclofenac), Ibuprofene (include Espidifen, Neobrufen, Algiasdin, Saetil, (Dalsy, Algidrin e Junifen nei bambini), Tramadol (include Adolonta, Capdol, Captor, Clanderon, Dolpar, Enaplus, Geotradol, Paxiflas, Pazital, Tioner, Tracimol, Tradonal, Zaldiar e Zitram).
Fonti: Ministero della salute, Regione Lombardia, Dipartimento Protezione Civile, Focus, VeroBiologico.it, CureNaturali.it, Medical Facts di Roberto Burioni, MyPersonalTrainer.it, Wikipedia, Johns Hopkins University.
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