di Michelangelo Suma – Classe 3^ A . – Lo scorso 15 gennaio presso l’Aula Magna del Convitto “Marco Foscarini” si é tenuta la conferenza dal titolo “ Pietre d’inciampo – Città di Venezia”.
L’evento rivolto ai componenti della redazione del Giornalino Scolastico e alle due Classi Terze in relazione al Memoriale della Shoah e della successiva Visita al Binario 21 di Milano, è stato realizzato, su proposta dell’Associazione “Amici del Foscarini”, con l’intervento in qualità di relatore del Dott. Paolo Navarro Dima, giornalista responsabile del Dipartimento Cultura de “Il Gazzettino”, coordinatore del “Tavolo delle Associazioni Comunali per il Giorno della Memoria” e consigliere della “Comunità Ebraica di Venezia”.
Dopo una breve presentazione sull’autorevole ospite e prima di dare avvio alla conferenza il Dott. Paolo Navarro Dima ha chiesto ai presenti in Aula Magna se ci fossero delle domande per rompere il ghiaccio e stabile un ravvicinato contatto con lui.
Gli alunni Bajo Nicolò Giannino 1^ A, Francese Jacopo 1^ B e Seggi Emanuele 1^ C in rappresentanza della redazione del Giornalino Scolastico “Foscarini News” hanno chiesto la parola in quanto, per la particolare opportunità, avevano preparato delle domande per l’intervista che sarà oggetto, in versione integrale, di un articolo successivo.
Successivamente all’intervista nella quale il Dott. Paolo Navarro Dima ha rievocato l’inizio del suo ’mestiere’, avvenuto più di vent’anni fa, nel quale si occupa di raccontare la vita e i fatti degli altri.
Inerente al tema della conferenza e nel rispondere ad una domanda ha esposto che aveva anche scritto un articolo su sua madre che nel 1938 era stata cacciata dalla Scuola per le sue discendenze ebraiche.
PENSATE UNA BAMBINA CHE E’ STATA ESPULSA DA SCUOLA SENZA AVER FATTO NULLA DI ILLEGALE MA SOLTANTO PER IL FATTO DI ESSERE NATA EBREA.
In risposta ad un’altra domanda ha affermato che un giornalista deve essere sempre pronto in ogni momento per prendere le nuove informazioni e divulgarle ed ha anche detto che, nonostante ci sia la libertà di stampa, bisogna dare notizie vere.
Tornando all’argomento della conferenza ha reso noto che “le pietre d’inciampo” sono dei mattoncini con una targhetta in ottone infissi nei selciati di Città europee e italiane davanti alle abitazioni dei deportati nei Campi di Sterminio nazisti e sulla quale è incisa la scritta contenente il nominativo, la data di nascita, e quella dell’arresto per la deportazione.
Ha anche spiegato che si chiamano così perché devono essere viste durante il cammino delle persone altrimenti ci si può inciampare e in più, attirata l’attenzione, viene letto il nome del deportato come testimonianza dello sterminio di milioni di ebrei effettuato dai nazisti durante la Seconda guerra Mondiale.
Ad avere quest’idea è stato l’artista tedesco Gutter Demning il quale attualmente gira per tutta l’Europa a depositare le ‘Pietre d’Inciampo’ perché “come da lui affermato, deve essere proprio lui stesso a inserirle nei selciati delle Città”
La sua iniziativa ha avuto inizio a partire dai primi anni ’90 e tutt’oggi ne ha già inserite più di 70 mila.
Ciò che ci fa riflettere é che ad avere questa nobile idea è stato proprio un cittadino tedesco!
A questo punto una domanda nasce spontanea: “chi le inserirà dopo la sua morte.?”
Per concludere Al termine la conferenza dopo aver ringraziato il Dott. Paolo Navarro Dima per il suo prezioso intervento si è ribadito che la memoria serve per andare avanti verso un futuro più giusto per non commettere gli stessi errori commessi in precedenza in quel orrendo passato e nel ricordare e non cadere nell’oblio ma tramandare quei valori etici, morali, ed umani che ci ha trasmesso chi è morto, poiché lo ha fatto per darci un futuro migliore.
L’ultima informazione che il Dott. Paolo Navarro Dima ha dato è stata quella che: il 28 GENNAIO ALLE 9 30 VERRA’ DEPOSTA UNA ‘PIETRA D’INCIAMPO’ IN CAMPO SANT AGOSTINO, dove sarà permette presente con i rappresentati del Comune.
Per conoscere le risposte all’intervista si rimanda al prossimo articolo.