di Manuel Piccioli e Francesco Pirri – Insegnare a bambini ospedalizzati o in assistenza medica domiciliare e mantenerli in contatto con i loro amici ed insegnanti all’interno del contesto-classe, grazie alle nuove tecnologie, questo l’obiettivo del nuovo progetto di Tria Corda Onlus: “eSCO: Scuola a Casa e in Ospedale”. Il progetto prevede la realizzazione di un servizio di “Hospital and Home Education” che, grazie ad un team di mediatori culturali, supporterà i piccoli pazienti lungodegenti a casa e in ospedale, consentendo loro di mantenere il contatto telematico con la propria classe di appartenenza e con gli amici ed insegnanti. Questo per alleggerire l’impatto che l’ambiente ospedaliero ha sui piccoli pazienti e ridurre o eliminare i traumi connessi al distacco o al successivo reinserimento scolastico. Tutti i bambini hanno diritto all’istruzione e anche se malati, è importantissimo farli rimanere in contatto con la normalità della vita “esterna” e offrire loro quanti più servizi affinché si sentano il più possibile a casa. Se i bambini, infatti, non possono andare a scuola, sarà la scuola ad andare da loro, in ospedale o a casa. Grazie alla tecnologia e alla rete internet potranno assistere alle lezioni in tutti i reparti pediatrici. E’ proprio questo che noi ragazzi della classe 2^ B abbiamo voluto rappresentare nel logo da noi realizzato: una bimba seduta su un letto di ospedale con il suo portatile mentre riceve in flebo l’istruzione, attraverso lettere e numeri che volano via dalle pagine colorate di un libro, correndo su un arcobaleno. Apprezziamo questo progetto, perché garantire ai bambini e a tutti gli alunni colpiti dalla malattia il diritto all’istruzione è un segno di civiltà oltre che di cultura e speriamo che quello in ospedale sia per loro soltanto un breve intervallo: che possano ritornare presto a sedere sui banchi di scuola, accanto ai loro amici, circondati dall’effetto dei loro genitori e dei loro insegnanti.