di Redazione
Per conoscere il mondo, per immaginarne uno nuovo o “solo” per migliorare e avere cura di quello in cui viviamo, dobbiamo partire dalle parole. Basta cominciare. Ecco, allora, che le parole diventano spunto di dialogo e riflessione, occasione di crescita personale e sociale, strumento di conoscenza e stimolo alla creatività.
È questo il senso del progetto Abbecedario della cittadinanza democratica alla cui manifestazione finale, organizzata dalle professoresse Annalisa Caputo e Claudia Villani dell’università degli studi “Aldo Moro”di Bari e svoltasi negli spazi della stessa università, ha partecipato la Scuola Secondaria di I grado “P.N. Vaccina” con ben sei classi: 1 A, 1G, 2G, 3 F, 3 G, 3I accompagnate da un gruppo di loro docenti e dalla Dirigente Scolastica Francesca Attimonelli.
Il progetto è finanziato con fondi europei e vede l’Università di Bari quale ente capofila di una rete di enti pubblici e privati, scuole e associazioni.
Gli alunni della Vaccina hanno lavorato in maniera interdisciplinare e laboratoriale su alcune parole – chiave: Rispetto, Cura, Relazione, Comunicazione, Condivisione. Tutti gli elaborati sono confluiti in prodotti multimediali (video e siti internet) che sono stati presentati nell’Aula Magna dell’Università di Bari il pomeriggio del 20 aprile insieme a quelli di altre scuole pugliesi e alla presenza di docenti dell’ateneo barese.
Gli alunni della Vaccina hanno così fatto navigare i presenti in un viaggio attraverso musei virtuali, paesaggi dell’Alta Murgia, erbari, elaborati di vario genere – video, cartelloni, riflessioni “animate” digitalmente, fotografie, raccolte di modi di dire, ecc. – su temi di cittadinanza, del rispetto della persona, del prossimo e del territorio in cui si vive.
Mentre una parte degli alunni presentava le attività svolte, un’altra parte ha partecipato ai laboratori didattici dislocati in vari punti del Palazzo Ateneo e Centro Polifunzionale (Ex Palazzo delle Poste): laboratorio di filosofia, laboratorio – gioco sugli ipogei e sull’espansione della città, laboratorio di storia orale con dialogo e videointerviste; a questi si è aggiunto un percorso didattico itinerante (dagli ambienti del Palazzo Ateneo a Piazza Umberto I) di cittadinanza attraverso installazioni sul tema del femminicidio realizzate dagli studenti del liceo Scacchi di Bari.
Insomma, un pomeriggio denso di emozioni, vivacità, confronti e scambi di esperienze che ha visto i ragazzi protagonisti assoluti.