//COME UNA RANA D’INVERNO

COME UNA RANA D’INVERNO

di | 2020-02-02T17:24:40+01:00 2-2-2020 17:23|Alboscuole|0 Commenti
di Stefanelli Raffaella -“COME UNA RANA D’INVERNO” Lunedì 27 gennaio la 3^D dell’Istituto Comprensivo “Don E. Montemurro “si è recata al teatro “Vida” per assistere ad una rappresentazione che raccontava di una giovane donna, Nannina, che lavorava con suo padre in sartoria. Nannina era molto preoccupata per le brutte azioni di Hitler che voleva a tutti i costi la guerra. Dopo un po’ si presentò un’amica  con suo padre, chiedendo lavoro in sartoria. Il proprietario del negozio non la voleva, perché era ebrea e non sapeva dove nasconderla, ma Nannina non esitò un attimo e la portò in cantina. Un giorno un militare entrò per indagare sull’innocenza di Nannina che gli assicurò e lo convinse di non nascondere alcun ebreo, consegnandogli delle stoffe utili alla moglie, cliente della boutique. Intanto l’amica di Nannina, che nel frattempo era diventata mamma di un bimbo, accettò di oltrepassare il confine italiano, in Svizzera, con altri documenti di identità; voleva andare via con suo figlio, ma venne convinta a lasciarlo da Nannina, al sicuro.  Allora partì, ma fu catturata e deportata in un campo di concentramento, dove incontrò delle ragazze maltrattate e con delle storie personali orribili. A seguire, venne liberata e ritornò dal suo amato figlio…. Questo spettacolo mi ha permesso di ricordare che sono trascorsi settantacinque anni da quel 27 gennaio 1945 e che la Giornata della memoria è la commemorazione per le vittime della Shoah, morte durante la Seconda guerra mondiale. Mi chiedo ancora come un uomo così malefico sia potuto esistere; per lui gli omosessuali, i disabili, gli invalidi, gli ebrei e non solo, erano considerati individui da eliminare, perché “davano fastidio”! Molti sono morti nei lager: chi di fame, chi di freddo, chi bruciato…. Perché delle persone devono essere maltrattate e discriminate solo per la religione in cui credono? Si vuole la guerra solo per vedere chi è il “più forte”! E’ fondamentale tener presente fin dove la follia della mente umana possa arrivare, una follia che ha ridotto uomini in animali! Ascoltare Liliana Segre mi fa venire i brividi, sgomento e paura al tempo stesso.. La Shoah non può e non deve essere dimenticata!!