Di Alessia Campitiello III F, Alessandra Terrone e Antonio Gargiulo II F – La produzione mondiale di plastica è cresciuta enormemente da quando è stata inventata, infatti è passata dai 2 milioni di tonnellate nel 1950 ai 380 del 2015. La plastica ormai fa parte della nostra quotidianità e ad ognuno di noi risulta impensabile un mondo senza oggetti o prodotti che la contengono, anche in minima parte. Questa enorme produzione, purtroppo, se da un lato ci semplifica la vita, dall’altro porta conseguenze molto gravi sull’ambiente. La plastica per degradarsi completamente impiega centinaia di anni, ed è logico quindi, che se non riciclata correttamente, finisca nell’ambiente alterando gli equilibri naturali. Purtroppo in questi anni solo il 20% della plastica prodotta è stata riciclata o incenerita correttamente. Tutto il resto si è accumulato come scarto a terra e in acqua. Si stima che ogni anno finiscano nei mari di tutto il mondo dai 4 ai 12 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica sospinti dal vento o trascinati dagli scarichi urbani e dai fiumi. Il resto delle plastiche che troviamo in mare è prodotto direttamente dalle navi, soprattutto pescherecci ma anche navi mercantili ed imbarcazioni turistiche.
Se filtrassimo tutte le acque del mondo, scopriremmo che ogni chilometro quadrato di esse contiene circa 46.000 micro particelle di plastica in sospensione causando l’80% dell’inquinamento marino e la morte di varie specie di animali come delfini, balene, tartarughe che scambiando i rifiuti di plastica per cibo, li ingeriscono e soffocano. Negli Oceani di tutto il mondo c’è tanta plastica da formare delle vere e proprie “isole di plastica”, fenomeno che si sta manifestando anche nel Mar Mediterraneo.
Per evitare questo degrado dovremmo unirci tutti insieme e iniziare dai gesti più semplici, come fare la raccolta differenziata, non comprare più bottiglie di plastica ecc. Anche le scuole dovrebbero fare la loro parte, evitando l’uso smoderato delle bottigline d’acqua al posto di una semplice borraccia.
Insomma questo è un grande problema da risolvere, ma se facciamo qualcosa di concreto nel nostro piccolo possiamo pensare ad un domani migliore.