dalla Redazione del TGTassoNews – Il 15 febbraio è stato il Childhood Cancer Day, la Giornata mondiale contro il cancro infantile, istituito dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms)
Questa giornata vuole essere un momento di riflessione per sensibilizzare l’opinione pubblica sui tumori infantili e per esprimere sostegno a bambini e adolescenti con il cancro, a coloro che sono guariti e a tutte le loro famiglie.
Il cancro infantile rimane una realtà a parte, difficile da immaginare e figuriamoci da accettare, quando arriva la diagnosi.
Eppure i numeri parlano chiaro.
Se navighiamo un po’ nel web, possiamo leggere che nel mondo, ogni tre minuti, un bambino o un ragazzo muore di cancro. Ma il tumore pediatrico, che può manifestarsi in oltre 60 differenti forme (tra tipi e sottotipi), viene considerato ancora oggi una malattia rara, tanto da non stimolare un sufficiente impegno della ricerca scientifica.
E così, negli ultimi 20 anni, i tassi di sopravvivenza sono rimasti stagnanti e i bambini continuano a essere trattati con farmaci che a volte hanno più di 50 anni, mentre nello stesso periodo, per gli adulti, l’innovazione è esplosa.
Ecco perché è importante celebrare la Giornata mondiale contro il cancro infantile. L’obiettivo è quello di informare e sensibilizzare sull’impatto della malattia e sulla mancanza di equità nell’accesso alle cure. Infatti, nei Paesi in via di sviluppo, la percentuale di morte è anche più alta.
Negli ultimi anni si sono raggiunti eccellenti livelli di cura e di guarigione per le leucemie e i linfomi, ma rimangono ancora basse le guarigione per i tumori cerebrali, i neuroblastomi, i sarcomi e gli osteosarcomi.
L’unica speranza rimane sempre e solo la ricerca.
Occorre investire affinché anche le cure per il cancro infantile siano adeguate senza alcuna distinzione di età, razza o paese di origine.
Occorre sensibilizzare affinché sempre più bambini e adolescenti continuino a coltivare e dare seguito ai propri sogni e sempre meno genitori continuino a sopravvivere in una vita che vita più non è.