//CesareOrff, arrivederci a suon di musica

CesareOrff, arrivederci a suon di musica

di | 2019-06-02T19:48:04+02:00 2-6-2019 19:46|Alboscuole|0 Commenti
Palermo – Il 30 maggio scorso, con un saggio finale presso l’Auditorium della Direzione Didattica “E. Salgari”, in sinergia con le classi quinte dell’ Istituto ospitante, si è concluso il percorso del gruppo musicale “CesareOrff”, curato dalla professoressa Richichi. La fatica e l’impegno di tutti sono stati ripagati dall’apprezzamento dei genitori e dalla soddisfazione gioiosa dei partecipanti al laboratorio. Ecco, da wikipedia, qualche notizia sull’Orff-Schulwerk: “Metodo di insegnamento della musica che nasce da una serie di esperienze didattiche avviate e spinte alla maturazione da Carl Orff. (…), che teneva in particolare considerazione il fattore ritmico nella sua totalità, quindi la sua importanza nel movimento, nella voce e nella musica strumentale. Attraverso le sperimentazioni effettuate da Orff possiamo conoscere le caratteristiche fondamentali dello Schulwerk: la ricerca dell’elementarità e la metodologia pratica. Musica elementare è musica a misura di bambino, comprensibile e accessibile attraverso l’utilizzo della scala pentatonica (ad esempio Do Re Mi Sol La). Per quanto riguarda la metodologia, Orff propose indicazioni e dati per poi classificare e interpretare, invece di imporle come teorie; come diceva Orff: «la musica per bambini nasce lavorando con i bambini e lo Schulwerk vuole essere stimolo per un proseguimento creativo autonomo; infatti esso non è definitivo, ma in continua evoluzione.» Successivamente fu creato uno strumentario pensato per il raggiungimento dei nuovi scopi: strumenti a percussione ritmici (tamburi, tamburelli baschi, campanacci, triangoli, piatti, legnetti, reco-reco, e altri) e strumenti a percussione melodici (metallofoni e xilofoni) e fu prodotto del materiale popolare (detti, conte, filastrocche). Lo Schulwerk oggi è diventato il mezzo attraverso il quale il bambino si avvicina alla musica “facendola”, usando mezzi da lui conosciuti e venendo incoraggiato a trovare un nuovo accesso a nuove esperienze musicali, sollecitando anche la sua fantasia. Nello stesso tempo viene sviluppata la sua formazione, generale, individuale e sociale: coordinazione motoria, fantasia, senso critico, inserimento nel gruppo, confronto non competitivo.”