//Cellulari a scuola? Un articolo che fa discutere. La parola a ragazzi del biennio

Cellulari a scuola? Un articolo che fa discutere. La parola a ragazzi del biennio

di | 2023-03-15T19:10:43+01:00 15-3-2023 19:01|Alboscuole|0 Commenti
L’articolo di Martina Tana su “Smartphone a scuola: opportunità o incompatibilità” ha suscitato molto interesse e varie reazioni. Sollecitati da loro docenti, parecchi alunni hanno offerto il loro contributo di idee alla questione sollevata dalla nostra redattrice.
Ecco quelli dei ragazzi del biennio.
  Liberti Pasquale (1^A sport): Oggi tutti noi utilizziamo il telefono meccanicamente e in qualsiasi momento della giornata, anche mentre facciamo altre cose, ma il cellulare in classe confermo che ci distrae continuamente dalle spiegazioni dei nuovi argomenti. Non credo però che serva una legge scritta che lo vieta ,ma serve il buon senso. Essere maturi (quello che spesso non siamo noi ragazzi) e saperlo utilizzare con responsabilità e rispetto: è  questo  che serve! Una regola, non una legge ministeriale, che deve essere seguita da noi alunni, ma soprattutto da quei professori troppo social che devono dare il giusto esempio. C’è bisogno solo di BUON SENSO!!!
 Picone Vincenzo (1^A sport):   Per i cellulari in classe la questione è sempre la stessa:chi lo usa e chi no. I cellulari dovrebbero essere usati in modo didattico e solo su autorizzazione del docente, ma essendo  questa nostra una generazione che è nata con lo “smartphone in mano” ,siamo abituati fin da piccoli ad usarlo h 24. Se non lo è  già,  sicuramente nel corso del tempo diventerà una dipendenza. Per fare in modo di rispettare la regola dovrebbe esserci uno sforzo da parte degli insegnanti nell’ essere più rigidi a riguardo, ma maggiormente un impegno  responsabile degli alunni che sono sempre incollati al telefono, talvolta ignorando completamente la lezione, ma anche isolandosi dai compagni.
 Bortone  Mario (1^A sport):  Secondo me una soluzione per evitare che gli alunni usino gli smartphone in classe è quella di utilizzare dei tablet in cui non ci siano applicazioni per distrarsi ma libri digitali dai quali seguire la lezione. In questo modo non solo si andrebbe a diminuire l’uso dello smartphone in classe ma si eviterebbe anche di far portare agli alunni gli zaini che a volte possono risultare molto pesanti.
Normanno Marialinda (1^ B tur):  Trovo che nel 2023 non sfruttare tutte le tecnologie a nostra disposizione sia sbagliato ma che allo stesso tempo possa aiutare gli studenti a concentrarsi sulla lezione . In molte zone d’Italia troviamo scuole che utilizzano libri in formato digitale forniti dalla scuola . Una cosa che io trovo sbagliata è che i professori possano usare il cellulare in classe per motivi personali e gli studenti no . Nonostante i cellulari possano distrarre gli alunni io come altri miei compagni di classe pensiamo che spesso può tornare utile .
Fusco Giuseppe (1^B sport):  Io sono in parte d’accordo con il Ministro, perché riconosco che lo smartphone in una generazione come la nostra (quasi dipendente) sia oggetto di grande distrazione, tuttavia se utilizzato per attività mirate all’apprendimento didattico  penso che non ci sia niente di male nell’utilizzo di questi dispositivi.
Arciprete Andrea (1^B sport): Sono in parte d’accordo con il Ministro. Penso che il telefono non vada vietato completamente, perché può essere importante in casi estremi o per ricerche, ma sono contrario all’uso costante quando si è in classe, perché causa problemi sia dal punto di vista dell’apprendimento che della socializzazione.
Domenico Sarpo (1^D): Sono parzialmente d’accordo con quello detto nell’articolo, infatti anche per me , in  epoca come questa completamente tecnologica , non usare il telefono almeno in ambito scolastico può essere un metodo per “staccare” e avvicinarsi di più alla realtà . I telefoni però potranno essere anche in opportunità , se ambientati e specializzati in ambito scolastico e non utilizzati per distrarsi.
Centrella Martina (2^ A sport): Io penso che l’uso dei cellulari a scuola ormai è una cosa ordinaria quotidianamente e  fondamentale per i giovani. Togliendo i cellulari ai ragazzi che spesso sono   “dominati” dalla tecnologia,si fornisce loro una condizione  emotiva stressante, ansiosa, che può  essere motivo di nervosismo in alcuni casi, perché stare 6/7 ore in una scuola può essere pesante senza qualche distrazione come un’ occhiata saltuaria ai social o qualche messaggio  agli amici di altre classi  o  di altre scuole .
 Simonetti Davide (2^ A sport): In riferimento  all’uso del cellulare in classe concordo con il Ministro Valditara, che ne abolisce l’uso dicendo che è un comportamento irrispettoso degli alunni verso i docenti. Infatti,  ad esempio, quando un professore sta spiegando e l’alunno usa il cellulare, e quindi non sta attento alla lezione, il professore si sente offeso. L’uso del cellulare, a mio avviso, non dovrebbe essere abolito completamente  ma regolato e dovrebbe essere usato solo su ordine del docente per fare lavori di gruppo ( come ad esempio un progetto o un articolo di giornale).
 Sodano  Raffaele  (2^ A sport): Vero è  che gli smartphone possono creare una vera e propria dipendenza per molti giovani, ma, a  parer mio, lo smartphone non dovrebbe essere giudicato come mezzo di distrazione, dato che molte volte può essere utilizzato come strumento  didattico al fine di sviluppare maggior attenzione in classe e quindi di interazione degli alunni nei riguardi dei professori. L’utilizzo dello smartphone quindi, secondo il mio punto di vista, non è un comportamento irrispettoso, solo se viene utilizzato nei limiti e nel rispetto dei docenti. Al contrario se si fa un uso sconsiderato, durante momenti  di lezione  in cui non si è  autorizzati all’ uso e ci si distrae dall’ascolto  di una eventuale spiegazione  e allora si perde l’opportunità  di  apprendimento  e  si sfocia nell’ irriverenza verso il docente, che è  tenuto  a   fare  rispettare  il  Regolamento  di  Istituto.
 Imbroda Rosaria e Luongo Giada Carmela (2^ B tur):  Pensiamo che l’utilizzo dei cellulari in ambito scolastico possa risultare, da un punto di vista , avverso all’apprendimento poiché distrae gli alunni dalla lezione , anche se in realtà , forse , il problema sono proprio i docenti che non sono accattivanti del loro insegnamento . D’altro canto, però , può rivelarsi efficace per potenziare l’apprendimento degli studenti; ci sono, poi , anche le Lim, che potrebbero sostituire i telefoni , solo se funzionassero correttamente .
 A cura della REDAZIONE