Caro diario,
è da un bel po’ che non ti scrivo. Sai, il tempo passa e tutto diventa più difficile. Ti domanderai “cosa è successo?” No, tranquillo, non ti preoccupare, non è successo nulla, solo che a volte mi fermo a guardare dalla finestra e rifletto su alcune cose. Ad esempio se qualcuno mi chiedesse “Sabry, cos’è l ‘amicizia per te?” Mi accorgo che la mia risposta è diversa da quella che avrei dato qualche anno fa, quando il valore di amicizia era nascosto dietro alla condivisione di una merenda, dietro ad uno scambio di figurine e nel giocare tutti insieme a qualsiasi gioco, senza che nessuno venisse escluso. Ad oggi le cose, caro amico mio, sono diverse, forse tutta colpa dell’adolescenza, come dicono i grandi, che trascina con sé problemi emotivi e relazionali. Non si ha la voglia di ascoltare e di capire chi ci sta accanto. Rifiutare una persona è così facile come pigiare il tasto rosso” di rifiuto chiamata” sul telefono. Amico mio, ieri ho trovato Rossella, all’uscita di scuola, che ancora una volta piangeva. Le ho chiesto cosa fosse successo e lei tra le lacrime mi ha raccontato di essere stata esclusa dal suo gruppo di amiche, solo perché non era d’accordo con le loro idee. Ho cercato di rincuorarla ma non so se ci sono riuscita, più tardi la chiamerò per sapere come sta. Quando eravamo piccoli, c’era chi voleva giocare a nascondino e chi a palla, ma si arrivava sempre ad una soluzione, senza escludere nessuno. Adesso dovrebbe essere più semplice, data la nostra età, purtroppo così non è.
Caro diario, sento la mamma che mi chiama, è ora di cena e devo salutarti, scusa per lo sfogo, ti prometto di scriverti al più presto e di aggiornarti su come sta Rossella.
Sabrina Bitetti
Classe 2^B
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