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Giovanni Malvestio, Classe 1^ A. – Campo Santi Apostoli è un campo di Venezia situato all’inizio di Strada Nuova nel sestiere di Cannaregio.
Ha l’aspetto di un campo comune, di passaggio, ma in realtà nasconde piccoli particolari artistici e culturali quali:
- La Chiesa dei Santi Apostoli nella quale è conservato un dipinto del Tiepolo.
- Il campanile della Chiesa con un orologio sezionato in ventiquattro parti.
- Un’antica vera da pozzo appartenente al XVII secolo.
- La stele del pane.
- Il palazzo del Doge Marin Falier.
- La Chiesa Luterana (ex Chiesa dell’Angelo Custode).
- Una stele di marmo che commemora la liberazione di Venezia nel 19-10-1866.
- LA CHIESA DEI SANTI APOSTOLI
La leggenda racconta che venne eretta da San Magno, vescovo di Oderzo, al quale apparvero i dodici Apostoli che gli ordinarono di costruire una chiesa a loro dedicata nel punto dove avesse trovato dodici uccelli
che dovevano essere in particolare delle gru. I lavori iniziarono nel 1021. Nel 400 l’architetto lombardo Mauro Codussi, che si era trasferito a Venezia, aggiunse alla Chiesa riutilizzando i muri portanti vari elementi quali: la Cappella della Famiglia Nobile Corner, un porticato sulla facciata laterale, e la sacrestia. Nel 1575 la Chiesa venne ricostruita quasi totalmente a cura dell’architetto Alessandro Vittoria che mantenne i muri portanti, gli affreschi trecenteschi e la Cappella Corner. Nel 1489 Caterina Corner regina di Cipro fece tumulare nella chiesa la salma di Sant’Ametisto e in più lei stessa venne tumulata nel 1510 ai Santi Apostoli ma poi venne spostata nella Chiesa di San Salvador dove tuttora riposa. Ai giorni d’oggi la Chiesa ha un aspetto molto trascurato e spoglio ma nasconde un gioiello: nella cappella Corner è possibile ammirare il dipinto “La Comunione di Santa Lucia” di Giambattista Tiepolo, celebre pittore veneziano, del 1748 che ritrae Lucia mentre riceve l’ultima eucaristia prima di venire uccisa. In basso a destra compaiono un pugnale insanguinato e un piattino che contiene gli occhi della santa che secondo tradizione le vennero strappati.
- IL CAMPANILE DELLA CHIESA E L’OROLOGIO CON 24 ORE
A Venezia ci sono cinque orologi con il quadrante suddiviso in ventiquattro ore. Il campanile della Chiesa dei Santi Apostoli, costruito nel 1672 ad opera dell’architetto veneziano Andrea Tirali ne possiede uno che ha un quadrante suddiviso in due sezioni da 12 ore con i numeri arabi. I due numeri dodici sono posti in alto e in basso. Su questo campanile che è alto 47 metri si raccontano varie storie. Nel 1763 un prete della chiesa, detto “Bachetin”, scivolò giù dalle celle delle campane, la sua veste si impigliò alle sfere dell’orologio e lui si salvò casualmente. Un secolo dopo l’operaio Meneghetto di Cannaregio che stava esaminando la cupola del campanile cadde e si impigliò in un arpione sporgente dal muro salvandosi.
- LA VERA DA POZZO DEL XVII SECOLO
Questa vera da pozzo è in pietra d’ Istria ed è di forma cilindrica suddivisa in otto settori. Su di un settore è presente una cannella di fontana ottocentesca; la base è rotonda con due gradini ed è coperta da una lastra metallica convessa. È stata restaurata nel 2011.
Questa stele è stata realizzata in pietra d’ Istria nel 1727 ed è l’ultima ad essere rimasta a Venezia. Riporta inciso un proclama del doge Alvise III Mocenigo nel quale si proibiva il commercio del pane al di fuori dei negozi dei “pistori” cioè i panettieri. Serviva per proteggere i veneziani dal cibo di scarsa qualità e di incerta provenienza. A chi non rispettava il proclama venivano indicate le sanzioni riservate ai trasgressori e si prometteva una ricompensa a chi denunciava i colpevoli.
- PALAZZO DEL DOGE MARIN FALIER
È un palazzo in stile gotico risalente al XII secolo attualmente sede di un’attività
alberghiera noto per essere stata la residenza del Doge Marin Falier. Sorge su un caratteristico porticato a sei arcate. La facciata presenta elementi molto antichi in stile bizantino. Il suo proprietario Marin Falier è stato il 55° doge della Repubblica di Venezia dal 1354 al 1355 quando, dopo un tentato colpo di Stato, venne giustiziato.
E’ stato l’unico Doge a subire questa fine. Dopo essere stato decapitato a Palazzo Ducale, la sua salma venne sepolta nella Chiesa di San Giovanni e Paolo. Le monete coniate durante il suo mandato vennero distrutte e al posto del suo ritratto a Palazzo Ducale venne appeso un drappo con la scritta questo era il posto di Marin Falier, decapitato per tradimento. Si narra che il fantasma decapitato di Marin Falier vaghi di notte all’esterno della Chiesa per cercare la sua testa.
La chiesa luterana è l’ex Scuola dell’Angelo Custode. L’edificio è stato costruito nel 1313 su progetto dell’architetto Andrea Tirali. Al suo interno sono custodite due opere di Sebastiano Ricci.
Questa stele di marmo è il basamento che era usato in passato per il Palo dell’Alzabandiera. Su di essa c’è la seguente iscrizione “VENEZIA LIBERATA XIX OTTOBRE MDCCCLXVI I PARROCCHIANI”, infatti il 19/10/1866 Venezia e il Veneto vennero consegnati al Regno d’Italia da parte dell’Austria.
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