Un fenomeno sempre più presente tra i giovani
Un problema spesso presente tra i giovani è il bullismo e il cyberbullismo. Il bullismo “tradizionale” ormai ha lasciato il posto ad un altro fenomeno, denominato cyberbullismo, che in questi ultimi anni ha preso molto piede tra gli adolescenti. Questa nuova forma di violenza viene compiuta utilizzando i nuovi mezzi di comunicazione, tra cui cellulari, chat ed e-mail. In alcuni casi il bullo si accanisce talmente tanto sulla vittima da portarla ad uno stato di depressione e di emarginazione, nei casi più gravi addirittura al suicidio.
Allora come prevenire il cyberbullismo?
Per non rischiare di essere intrappolati in episodi di questo tipo, bisognerebbe solamente essere più attenti quando si naviga, si inseriscono foto o video e quando si ricevono messaggi offensivi e indesiderati da parte dei cyberbulli, che spesso si nascondono sotto nomi inventati e profili falsi. Quando accade ciò non bisogna avere paura di chiedere aiuto, si deve subito parlarne con un genitore, un insegnante o con qualcuno che sia in grado di aiutare e sostenere i ragazzi presi di mira.
La Polizia postale cerca di tutelare la navigazione sui siti internet per garantire ai cittadini una maggiore sicurezza sulla rete, in quanto sono nati tanti fenomeni che prima dell’avvento di internet non esistevano, come ad esempio il Flamming, insulti volgari e violenti verso una singola persona o un gruppo di amici, lo Spam cioè una spedizione ripetuta di e-mail verso un individuo al fine di bloccare il corretto funzionamento della posta elettronica.
Un altro fenomeno che si è diffuso recentemente è il cyberbashing, in questo caso la vittima viene aggredita fisicamente e gli altri compagni, invece, di aiutarla riprendono il fatto con il proprio cellulare e successivamente lo postano in rete.
Questa argomenti sono stati presentati agli alunni dell’Istituto “Salvatore Quasimodo” di Gela da alcuni esperti, nell’ambito del progetto “The Youth City Factory”, nella speranza che i ragazzi siano sempre più attenti ai pericoli del web.
Davide Adamo Matteo Gurzeni 3C