di Assunta La Riccia – Bohemian Rhapsody, il film più atteso dell’anno, è arrivato nelle sale italiane. Il film parla dei primi quindici anni del gruppo rock più amato degli anni ’70, i Queen, fino al concerto Live Aid del 1985. Nel 1970 Farrokh Bulsara, uno studente del college britannico e gestore dei bagagli dell’aeroporto londinese, osserva una band locale, i Smile, che si sta esibendo nel locale. Dopo lo spettacolo incontra il chitarrista Brian May e il batterista Roger Taylor e si offre di sostituire il cantante Tim, che in quella notte ha abbandonato il gruppo. Con l’aggiunta del bassista John Deacon, la band fa concerti in tutta la Gran Bretagna, fino a quando non vendendo il loro furgone per produrre il loro album. Farrokh cambia il suo nome in Freddie Mercury, con il loro successo firmano il contratto con l’EMI e nel frattempo si fidanza con Mary Austin. L’album scala le classifiche di tutto il mondo e da lì Freddie mette in discussione la sua sessualità. Nel 1975, i Queen registrano il quarto album, il più importante, che si chiama “A Night at the Opera” ma lasciano l’EMI, poichè il dirigente non vuole pubblicare Bohemian Rhapsody perché è troppo lunga e non ha un senso. Freddie decide di trasmettere a una radio la canzone, che nonostante le recensioni negative della critica, diventa un successo. Durante il tour mondiale, Freddie ammette a Mary che lui è bisessuale e inizia la relazione con Paul Prenter, che li rovinerà la carriera. Perché per colpa sua nasceranno le prime tensioni e Freddie abbandona il gruppo, perché ha ricevuto un contratto da solista per 4 milioni di dollari. Durante un festa in suo onore a casa sua, Freddie incontra Jim Hutton e si innamorerà di lui e li dice di andare a trovarlo solo quando imparerà ad apprezzare se stesso. Nel 1982 la stampa invece di fare domande sul disco, incalza Freddie con domande sulla sua sessualità. Mary, incinta, lo visita e lo esorta a tornare con la band per il Live Aid al Wembley Stadium. Scoprendo che Paul gli ha nascosto la notizia lo lascia e quest’ultimo rende pubbliche le vicende sessuali di Freddie. Torna a Londra per chiedere scusa ai suoi compagni e al manager, si riconciliano e ottengono il posto al Live Aid. Con lo scoppio dell’AIDS, Freddie scopre di essere infetto dopo aver tossito del sangue durante l’incisione dell’album. Durante le prove lo dice ai suoi compagni e lo accettano, abbracciandosi. Nel Live Aid, si riunisce con Hutton, Mary e la famiglia con la frase del padre, “Buone pensieri, buone parole, buone azioni.” Il concerto è un enorme successo. Dopo la morte di Freddie, 24 novembre del 1991, l’anno dopo i membri del gruppo e il manager fondano Mercury Phonix Trust per aiutare a combattere l’AIDS in tutto il mondo.