//La voce dei partigiani.

La voce dei partigiani.

di | 2023-03-30T20:22:57+02:00 30-3-2023 20:20|Alboscuole|0 Commenti
di Chiara Pergameno – 5^C –
Beppe Fenoglio. Partigiano e scrittore, come inciso sulla sua tomba, viene descritto come il grande autore del Neorealismo, colui che tra il generale fallimento letterario del Novecento riuscì a partecipare al movimento partigiano.
E sabato undici marzo noi studenti dell’Istituto Agostino Nifo abbiamo assistito alla conferenza tenuta dal professor Gianfranco Lauretano sullo scrittore Beppe Fenoglio, che ci ha fatto riflettere sulla Resistenza.
Essa è, infatti, il fulcro della riflessione neorealista; Pasolini, in un’intervista, la identifica come il «primo atto di coscienza» che l’Italia ha avuto di se stessa, coraggiosa di combattere per la libertà, in una guerra in cui il giudizio era sospeso. Furono in molti a prendere parte alla rivolta, anche giovani e donne i quali, imbracciando le armi, crearono grande scalpore; tutti uniti per un obiettivo comune.
Tanti partigiani di ritorno provarono a raccontare la guerra, tuttavia solo Fenoglio fu in grado di narrare e riportare “le parti intime dell’uomo”, avendole vissute.
Il suo scopo non era solo quello di scrivere in funzione documentaria, ma quello di trasmettere le passioni, i sentimenti, il cuore dell’uomo, toccando anche temi emotivi come l’amore. Proprio in un nostro intervento ci siamo soffermati su questo sentimento, chiedendo se l’amore fosse in grado di allontanare il dolore.
 Questo è, infatti, un elemento forte e centrale, la cui ricerca – quasi come un paradiso perduto – diventa anche più importante della guerra, nascondendo le cose grandi della vita, quelle che fanno male, come è evidente in “Una Questione Privata”, dove il protagonista Milton è staccato dalla situazione storica, forse dalla vita stessa. Incisive sono state le parole del professor Lauretano, secondo cui leggere Fenoglio equivale a conoscere e, quindi, a maturare personalmente.
«[…] le sue parole mi proteggono sempre, in qualche modo, dal nonsenso della bruttezza e delle cattive eventualità della storia […]». Beppe Fenoglio. La prima scelta, ed. Ares 2022