di Ginevra Fasano – Nella giornata del 22 novembre è stato approvato dal governo, all’unanimità, un disegno di legge contro la violenza alle donne che prevede pene più severe per che commette questo reato. La Giornata internazionale contro la violenza sulle donne cade tra pochi giorni: il 25 novembre. Ma perché, quando e dove è nata questa manifestazione? La giornata internazionale contro la violenza sulle donne è stata istituita dall’Onu nel 1999, in ricordo delle tre sorelle Mirabal, deportate, violentate e uccise il 25 novembre 1960 nella Repubblica Dominicana. Da quel momento in poi, questo giorno è stato riconosciuto in larga parte del mondo come la data per ricordare e denunciare il maltrattamento fisico e psicologico su donne e bambine. Secondo gli esperti, la violenza sulle donne trova radici nella disparità e discriminazioni di genere. Nasce dal bisogno sia culturale sia strutturale/economico di mantenere le donne in una condizione di subordinazione, di inferiorità rispetto all’uomo, in nome di un patriarcato che non vuole cessare di esistere. Dal 2009 l’oggetto simbolo della Giornata contro la violenza sulle donne è rappresentato dalle scarpe rosse, allineate nelle piazze o in luoghi pubblici a rappresentare le vittime di violenza. In Italia dal primo gennaio fino al 21 novembre 2023 sono state uccise 106 donne. È È di pochi giorni fa la notizia del brutale assassinio di Giulia Cecchettin, una ragazza di 22 anni, una studentessa che stava per laurearsi, barbaramente uccisa dal suo ex fidanzato. Dopo l’assassinio di Giulia Cecchettin, un’altra donna di 70 anni è stata strangolata a Fano dal marito che poi ha tentato il suicidio. L’elenco delle donne ammazzate a colpi di pistola, a coltellate, di botte, strangolate, è lungo, ma le loro storie si somigliano: l’assassino è il partner oppure un ex. C’è bisogno che qualcosa cambi e che cambi subito. Basta violenza!