di Alessia Lorusso, 2F
Incendi in Australia, un anno dopo.
Gli incendi in Australia iniziarono nel 2019, il più lungo di questi avvenne nel gennaio 2020 e devastò gran parte della zone sud-orientale dell’Australia; in particolare, la città di Victoria e il Nuovo Galles Del Sud, che vide bruciare 1,65 milioni di ettari.
L’Australia continuò a bruciare per 8 mesi. Questo incendio, anche ha fatto meno vittime degli altri, ha rischiato di far estinguere la flora e fauna comune del posto perché i suoi effetti si sono sommati a quelli della siccità. Infatti, anche se gli inneschi degli incendi sono dovuti a cause diverse (tralicci della corrente caduti a causa del vento forte, piromani, ecc.), è indubbio che essi sono favoriti dall’aumento della temperatura media e della crescente scarsità di piogge in Australia.
Secondo una stima dell’Università di Sidney, gli incendi dello scorso anno potrebbero aver causato la morte di circa 500 milioni di animali.
Il delegato del WWf Australia ha affermato che “È difficile pensare a un altro evento che negli ultimi decenni, ovunque nel mondo, abbia ucciso o avuto un impatto così forte su tanti animali”.
Il WWF ha inoltre aperto un sito internet, nel quale invita ad adottare un animale, a rischio di estinzione, per far si che sia al sicuro.
È passato un anno, ma ci vorrà molto tempo e molta determinazione per rimediare al disastro.