Il monte Ararat è il più alto monte della Turchia; si trova nella Turchia orientale sul confine tra la regione dell’Agri e dell’Iğdır nel territorio che storicamente aveva fatto parte dell’Armenia; infatti il nome Ararat proviene dalla Bibbia.
In lingua turca invece il suo nome significa “Montagna del dolore”; la provincia stessa in cui si trova, Ağrı, significa “dolore”.
La fama universale del monte Ararat – il monte di Noé, il monte dell’Arca, dal quale la vita riprese dopo il diluvio universale – si basa sul celebre passo di Genesi 8,4: «Nel settimo mese, il 17 del mese, l’arca si posò sui monti dell’Ararat». Piuttosto che ad un monte specifico, questa espressione ebraica pare si riferisse ad una regione di montagna. Tale regione montuosa va senz’altro identificata con l’Urartu, il vasto territorio compreso tra i laghi di Van, Urmia e Sevan in cui fiorì tra il X ed il VI secolo a.C. un regno potente, a lungo rivale di quello assiro e distrutto infine dai Medi. Ararat e Urartu sono infatti solo diverse vocalizzazione della stessa parola.
Il monte Ararat è il più alto monte della Turchia, ben 5.137 m s.l.m. Esso è ubicato nelle immediate vicinanze del confine tra Turchia, Armenia, Azerbaijan e Iran: la sua vetta, compresa nel territorio turco, è situata a sedici chilometri di distanza verso ovest dal confine iraniano e trentadue chilometri a sud del confine armeno.
Dal sedicesimo secolo fino al 1828 l’Ararat faceva parte della Persia. Dopo la guerra russo-persiana del 1826-28 il territorio precedentemente controllato dai Persiani fu ceduto all’Impero Russo.
Il piccolo Ararat divenne il punto in cui convergevano le frontiere turche, persiane e russe. La montagna passò sotto il controllo turco durante la guerra tra Turchia e Armenia del 1920. Verso la fine degli anni venti la Turchia attraversò il confine iraniano e occupò il versante orientale del piccolo Ararat nel tentativo di reprimere la ribellione curda. Alla fine, l’Iran ha accettato di cedere l’area alla Turchia in uno scambio territoriale.
A partire dal 2004 la montagna è aperta agli scalatori solo con «permesso militare». La procedura per ottenere il permesso comporta la presentazione di una richiesta formale a un’ambasciata turca per uno speciale «visto per l’Ararat», ed è obbligatorio assumere una guida ufficiale della Federazione turca per l’alpinismo.
A. Padulo e S. Mucci 2^I