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AIUTIAMO LA RICERCA !

di | 2019-11-23T14:07:12+01:00 23-11-2019 14:02|Alboscuole|0 Commenti
Ciao ! Sono sempre io: il vostro reporter! Oggi vorrei parlarvi di un problema che affligge molti bambini , sto parlando del diabete  giovanile o mellito uno. Anch’io ho questo problema quindi ho deciso di parlarvi di questa patologia. Come molti sanno, il diabete mellito uno è una specie di batterio che fa in modo che il pancreas , l’organo del corpo che si occupa di distribuire  l’insulina nell’organismo, non funzioni. Prima del 1922 non  c’era una cura per il diabete , tutti i bambini affetti da questa patologia purtroppo morivano, inoltre per controllare il livello di zucchero nel sangue si assaggiava l’urina dei pazienti. Fortunatamente quell’anno si trovò la cura per il diabete e da allora i bambini non muoiono più. La cura fu quella di somministrare nel corpo del paziente dell’insulina artificiale per mantenere regolare la glicemia. Esiste però, oltre al diabete di tipo uno , anche il diabete di tipo due. Ma che differenza c’è tra  di essi? La differenza sta nel fatto che nel diabete di tipo uno il pancreas non svolge proprio più   il suo lavoro , invece nel diabete mellito due funziona a metà. Come vi ho già detto, anch’io ne sono affetto dall’età di un anno; quando si scoprì avevo la glicemia sopra i settecento e stavo per morire. Per fortuna sono qui con voi, sopravvissuto a quel momento terribile . Non ho vissuto solo picchi di glicemia , ho avuto anche dei cali di glicemia. Il mio calo più grave l’ho avuto mentre mi trovavo nelle  piscine della Valle dell’Orso,un parco acquatico. Mi ero scatenato tantissimo e la glicemia  mi era calata, pensate un po’ , a ventinove! C’è un rimedio però sia per la glicemia alta sia per quella bassa : se è alta bevo , vado in bagno  , corro e in alcuni casi mi iniettano una dose supplementare di insulina; se è bassa mangio cibi zuccherati e mi riposo. Secondo me il diabete è come un MOSTRO che colpisce i bambini meno  fortunati  e spero che, facendo donazioni alla ricerca, si trovi la guarigione per questa malattia e che i bambini come me vivano una vita più spensierata. BORRIELLO EMANUELE 5^D  PLESSO PARRELLA