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Agonismo

di | 2023-04-27T12:57:20+02:00 27-4-2023 12:57|Alboscuole|0 Commenti
Sin da quando ero piuttosto piccola ho avuto la passione per molte discipline sportive. Adoro andare sullo skate, scarrozzare in bici e, non meno, correre sui pattini in linea; ma l’attaccamento maggiore l’ho avuto per il nuoto che ho praticato per dieci anni, ottenendo i brevetti FIN per tutti i sei livelli conseguiti, compreso il pre-agonismo. Da qualche anno ho cominciato a seguire la serie TV: “My perfect landing”, che tradotto in italiano diventa: “L ’atterraggio perfetto”. Vi si narra la storia di una bravissima ragazzina della mia età, di nome Jenny, la quale pratica ginnastica artistica a livello agonistico; le sue evoluzioni, i suoi salti e l’eleganza nei movimenti mi hanno appassionata così tanto da farmi venire voglia di praticare questo sport. Pertanto dallo scorso inverno ho cominciato ad allenarmi con costanza, da autodidatta, perché il mio obiettivo era quello di poter superare l’esame ed entrare in un gruppo di ginnastica artistica agonistica. Neanche durante l’estate ho smesso di allenarmi! Mi ritengo anche fortunata perché nel parco vicino alla mia abitazione sono installati parecchi attrezzi ginnici e quindi li ho utilizzati ogni giorno, da sola e a volte anche in compagnia dei miei amici. Il mio primo proposito è stato quello di perfezionare la ruota e la spaccata; in seguito la rovesciata in avanti e indietro, successivamente il flick, il salto giro e per finire l’avvitamento. Esigente? No, APPASSIONATA, dico tra me e me! Quanta fatica e dedizione per inseguire un sogno….! Ma non finisce qui! Mio padre lo scorso anno, per la mia promozione ha voluto  regalarmi un mega-trampolino del diametro di quattro metri: il mio cuore è scoppiato di gioia! Sì, perché su di esso avrei potuto allenarmi tanto e meglio. Il giorno della prova ero molto emozionata: avevo le mani fredde ma sudate, le gambe dure come travi di legno, lo stomaco che borbottava per la tensione ed un formicolio che attraversava il mio corpo dalla testa ai piedi.
  • Riuscirò a superare l’esame? – Mi chiedevo.
Eseguii la prima prova dimostrativa  ma l’insegnante  inizialmente non mi dava molto peso; ma man mano che andavo avanti, mi guardava sorpresa, stupita per tutto il mio lavoro e, dopo essersi complimentata per il mio impegno, mi inserì prontamente nel gruppo agonistico così che potessi partecipare alle competizioni del  CONI. FELICITA’. Essere riuscita a realizzare il mio sogno mi ha fatto comprendere che per ottenere qualcosa  a cui si tiene particolarmente è importante, oltre a desiderarla intensamente,  sacrificarsi ed impegnarsi. La gioia che ne segue è immensa ed io l’ho provata! Viola Vario – 1^B