a cura di Sofia Ciancaleoni – classe V/B – plesso Giovanni XXIII –  Perugia, 17 aprile 2020 Anche l’Umbria vuole dare un caloroso addio al famoso scrittore cileno Luis Sepùlveda morto per coronavirus il 16 aprile 2020, prendendosi il virus probabilmente durante un viaggio di ritorno dal Portogallo. La sua non è solo la storia di uno scrittore di favole per bambini, tra l’altro molto belle fra cui “La gabbianella e il gatto”, ma anche una storia d’amore nata tra lui e sua moglie Carmen nel lontano 1971 quando si sono innamorati. Due anni dopo, nel 1973 in Cile, il suo paese d’origine, per un problema politico è stato allontanato dalla sua amata Carmen. Tutti e due pensavano di essersi perduti, ma non era così: neanche l’oceano, li ha separati, sedici anni dopo e nonostante si fossero risposati si sono ritrovati insieme. Quello che non hanno fatto la “guerra” e  l’oceano lo ha fatto un virus: il covid 19 che con grande forza ha fatto morire Luis Sepùlveda. Lo scrittore era molto amante della nostra regione, tanto che ci ha fatto visita parecchie volte nella sua vita. Avendolo conosciuto, appunto, ad Assisi al teatro Lyrick nel 2019 , posto in cui ha presentato ed ha parlato del suo ultimo libro, “Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa”, vorrei poterlo immaginare ora libero, come Fifì, la gabbianella del suo dolcissimo libro.